Calendario

Dicembre 2025
L M M G V S D
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
293031  

Archivio

Archive Page 76

Fame di letteratura

Fame di letteratura

di Giacomo Verri

Dieci anni fa, Claudio Magris, stilando una risposta alla domanda: È pensabile il romanzo senza il mondo moderno?, costruiva l’intervento (pubblicato come saggio di chiusura al primo dei cinque volumi che Einaudi, per la cura di Franco Moretti, ha dedicati a Il romanzo) con un consuntivo sull’evoluzione di questo genere letterario fino ai giorni nostri, sostenendo che, se esso è il bel fiore nato dallo sgretolamento della civiltà agraria e dell’ordine feudale; se esso, rappresentato dal suo archetipo, ovvero il Don Chisciotte, muove i primi passi per verificare la fine dell’epos; se è vero, ancora, che da questa verifica ne viene una letteratura delusa e disincantata che ha perduto la condizione ‘originariamente poetica’ del mondo, “nella quale” – dice sempre Magris, parafrasando Hegel – “i valori, le norme etiche, l’unità della vita non vengono sentiti dall’individuo come qualcosa di imposto dall’esterno, ma come fusi e calati nella sua disposizione d’animo”; allora il romanzo, specchio della modernità, ha tentato di dare una risposta alla mancanza di un apparato definito di valori, prima col romanzo borghese e poi – lo dico molto semplicisticamente –  con la disgregazione di esso. La risposta offerta dal romanzo può essere stata incompleta e provvisoria, può aver messo sotto al naso dell’uomo una verità dura e crudele, ma una verità sempre al passo coi tempi. E adesso, in punta al XXI secolo? Leggiamo cosa diceva Magris nel 2001: “Il romanzo – la letteratura in generale – è stata questa voce del moderno, la sua poesia, il suo tribunale e la sua contestazione. Ora tutto questo sembra finito; un karaoke a diversi livelli ha soppiantato ogni utopia e ogni rivoluzione e l’uomo stesso, come Nietzsche aveva previsto, sta radicalmente cambiando. […] Per ora sembra che [il romanzo] rilutti a prendere atto di tale capovolgimento e indietreggi rispetto alle grandi sperimentazioni narrative del passato prossimo. […] La maggior parte dei romanzi assomigliano a telefoni a cornetta. In questa arretratezza o regressione c’è una resa alla ‘sterile potenza online casino australia dell’esistente in quanto tale’, come diceva Lukács negli appunti al mai finito libro su Dostoevskij, nelle opere del quale – a suo avviso assolutamente non romanzi – egli vedeva e sperava il sorgere di un nuovo mondo riscattato dall’iniquità […]. In luogo di questo nuovo epos utopico, […]sembra trionfare un supermarket politico-sociale, di cui i romanzi – spesso remake della tradizione – sono prodotti secondari, ma apprezzati e smerciabili. Forse il romanzo finisce in un’involontaria autoparodia”. (… continua a leggere ‘Fame di letteratura’)

Giacomo Verri finalista del Premio Letterario Italo Calvino 2011

Il nostro autore e corrispondente Giacomo Verri con il suo romanzo Partigiano Inverno è stato scelto come finalista del Premio Letterario Italo Calvino 2011.

Tutta la redazione di LibriSenzaCarta esprime grande soddisfazione per il riconoscimento attribuitogli e gli augura un grande in bocca al lupo per la finale.

Comunicato dell’Ufficio stampa Premio Calvino

Scelti i finalisti per l’edizione 2011 del Premio Letterario Italo Calvino

Ad aggiudicarsi la possibilità di vincere il premio otto romanzi di esordenti italiani

Sono otto i finalisti della ventiquattresima edizione del Premio Letterario Italo Calvino, selezionati tra gli oltre 350 manoscritti pervenuti al comitato di lettura.

A contendersi il prestigioso riconoscimento saranno:

Sergio Compagnucci con L’esordiente, Max Ferrone con La qualità del dono, Giovanni Greco con Malacrianza, Anna Melis con Casa Mele, Letizia Pezzali con Vita di tolleranza, Marco Porru con L’eredità dei corpi, Giacomo Verri con Partigiano Inverno, Pierpaolo Vettori con Le sorelle Soffici.

L’opera vincitrice tra quella degli otto scrittori esordienti verrà decretata dalla giuria composta quest’anno dalla scrittrice e sceneggiatrice Michela Murgia vincitrice del premio Campiello 2010, dall’editor e scrittore Nicola Lagioia, dalla scrittrice Rosa Matteucci, dalla francesista e saggista Daria Galateria e da Daniele Giglioli, critico letterario e docente di Letterature Comparate presso l’Università di Bergamo.

La cerimonia di premiazione, aperta al pubblico, del vincitore del Premio, avrà luogo nella splendida cornice di Palazzo Barolo il 19 aprile alle ore 17.30.

Fatti e misfatti n.22: El milagro de los milagros

Due tele e due storie di Sant’Antonio Abate.   Il Museo Diocesano di Senigallia conserva due tele  di Giovanni Anastasi provenienti dalla non più esistente Chiesa di Sant’Antonio Abate e Morte: una Predica di Sant’Antonio Abate e un Miracolo di Sant’Antonio Abate. L’attenzione di Flavio Solazzi si sofferma soprattutto sulla seconda tela, che rappresenta “el milagro de los milagros”: il miracolo della gamba di Calanda.


Ospite della puntata Antonio Maddamma.

Approfondimenti:

Il miracolo (libro) di Vittorio Messori su Wikipedia

Il mistero della gamba restituita

Premio Bagutta Opera Prima ex aequo ad Alessio Torino e Daria Colombo

Una importante sorpresa letteraria riguarda il nostro amico Alessio Torino (a sinistra nella foto dal sito del Corriere della Sera) che con il suo Undici decimi (Italic Pequod) ha conquistato la sezione Opera Prima del più antico premio letterario nazionale, il premio Bagutta. Il premio è condiviso ex aequo con Daria Colombo, autrice di Meglio dirselo (Rizzoli), per altri versi già nota come animatrice di iniziative della società civile e soprattutto come moglie del cantautore Roberto Vecchioni. Il che, per inciso, è valso al nostro la citazione da parte del fresco vincitore del Festival di Sanremo come libro che attualmente sta leggendo sul settimanale TVSorrisi&Canzoni.

Il premio principale, nato nel 1926 per volere di un gruppo di letterati che si ritrovavano volentieri nella Anche in questo caso il bonus sarà del 100% sulla somma depositataCalati nei panni di un investigatore sulla scena del crimine giocando a Crime Scene, la slot machine ispirata at telefilm poliziesco CSI. Trattoria di via Bagutta, tra i quali Orio Vergani e Riccardo Bacchelli, è stato assegnato quest’anno ad Andrea Bajani per il libro Ogni promessa edito da Einaudi. La giuria è presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti.

Una notizia davvero molto bella per Alessio Torino, che segue a quella della conquista di un altro premio di notevole prestigio, il Frontino Montefeltro (anche questo ex aequo con un autore della Einaudi, Marcello Fois).

Cogliamo l’occasione, oltre che per fargli i nostri complimenti, anche per annunciare l’imminente pubblicazione del secondo romanzo per la casa editrice minimum fax nella collana Nichel: il titolo previsto è Tetano.

Per chi volesse ascoltare il podcast della nostra presentazione di Undici decimi il collegamento è questo.

Si può fare, inoltre, un viaggio in macchina con l’autore e i luoghi che l’hanno ispirata.

Dispersi a Senigallia

DISPERSI. GUIDA AI FILM CHE NON VI FANNO VEDERE

Sabato 5 marzo 2011 – ore 18
Biblioteca Comunale Antonelliana
Senigallia

Sabato 5 marzo 2011, ore 18, la Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia nell’ambito della rassegna Sognalibro organizza, in collaborazione con l’associazione culturale LibriSenzaCarta, la presentazione del libro “Dispersi. Guida ai film che non vi fanno vedere” (Falsopiano edizioni). Un’antologia di film mai distribuiti in Italia.

Interverranno i curatori del libro Sara Sagrati, Alberto Brumana, Carlo Prevosti e Marco Valsecchi.

Condurrà l’incontro il prof. David Murolo della Mediateca delle Marche.

Ogni anno, nel mondo, vengono prodotti circa 25.000 film. Di questi, meno di 500 vengono distribuiti in Italia. Su questo dato la webzine Hideout ha iniziato un lavoro di ricerca e analisi del cinema che non c’è ovvero di quei titoli, che pur interessanti e/o commerciali, non hanno trovato distribuzione nel nostro Paese. Commedie, drammi, opere sociali, sperimentali, di animazione, documentari, prettamente etnici, insomma, all’interno del cinema disperso si può trovare tutto e il contrario di tutto. Hideout ormai da anni cerca di pescare, dal mare dei titoli non distribuiti, i film più validi da recuperare. Prima una sezione del sito, poi un blog, quindi una rassegna di successo iniziata nel 2008 a Milano – e arrivata alla quarta edizione – in collaborazione con ItaSA (Italians Subs Addicted), la community italiana dei sottotitoli, e l’associazione culturale milanese La Scheggia.

(… continua a leggere ‘Dispersi a Senigallia’)

Fatti e misfatti n.21: Libri di pietre

Anche le pietre parlano (e fanno parlare di sé). Le logge del Palazzo Comunale (Palazzo del Pubblico) di Senigallia conservano diversi monumenti di storia patria. Fra queste una lapide tardo-antica con un’iscrizione a Lucio Pupio Buccione materiarius (C.I.L. XI 6212), e una cornice, già contenente un dipinto perduto del pittore Giacciati, secondo le testimonianze degli scrittori senigalliesi Francesco Pesaresi e Pio Cucchi.

Ospite della puntata Antonio Maddamma.

Approfondimenti:

Sull’iscrizione latina:

Lidio Gasperini, Sul “materiarius” di Sena Gallica (CIL 11 6212) in “Picus”, XXV-2005. Il prof. Gasperini, ordinario di epigrafia greca e romana presso l’Università degli Studi “Tor Vergata” di Roma, nell’aprile 2007 nell’ambito dell’UdA di Senigallia tenne una lezione dal titolo Sena Gallica e l’antica industria del legname nel bacino del Misa-Nevola, nella quale illustrò ampiamente l’iscrizione.

Sulla tela del Giacciati:

Flavio Solazzi, Gabriela Solazzi, Antonio Maddamma, “Giovanni Anastasi a Senigallia”, 2006.