La proprietà intellettuale è quanto di più privato possa esistere, ma evita spesso di pagare le esternalità , ossia le componenti che utilizza, che appartengono al mondo. Senza la varietà delle parole quotidiane, senza una creatività collettiva, senza una fede che resiste malgrado tutto, l’invenzione sarebbe come un seme nella terra secca.
Creative Commons mi pare una bell’aggiogamento che tende a equiparare la creatività ai commons, ai beni comuni, esattamente come è del mare e dell’atmosfera, i quali sono stati detti, appunto, beni comuni. (… continua a leggere ‘Creazioni comuni’)
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Crescentino Baviera e la ballerina della Fenice
Pubblicato da il 9 Marzo 2007 in storie da senigallia. Commenti? .Un Marchese libertino nella Senigallia del ’700
Nell’Archivio Baviera, che è conservato presso la Biblioteca Antonelliana di Senigallia, figurano due grossi volumi manoscritti (uno del 1744 e l’altro del 1766): essi ci documentano l’opera poetica di Crescentino Baviera, figlio di un nobile senigalliese.
Il primo Baviera a mettere piede a Senigallia fu Gian Giacomo, che il 23 ottobre del 1474 venne a prendere anticipatamente possesso della rocca di Senigallia a nome di suo nipote Giovanni della Rovere, il quale arrivò dopo cinque giorni. Subito annoverati tra le famiglie nobili della città , i Baviera acquisirono il titolo di Marchesi nel 1665, per concessione di Carlo Emanuele I, Duca di Savoia.
Un Baviera senigalliese, Vincenzo, si accasò a Pesaro con una nobile di Urbino, Elisabetta Staccoli. Il loro primo figlio, nato a Pesaro l’8 aprile del 1737, fu chiamato Crescentino come il nonno materno e il Santo protettore di Urbino. La sua vita fu piuttosto movimentata.
(… continua a leggere ‘Crescentino Baviera e la ballerina della Fenice’)
Idea davvero carina quella di Edoardo Danieli, giornalista e blogger. Ieri, sul supplemento La Domenica del Corriere Adriatico, è uscito un suo articolo dedicato al MarCamp, con le impressioni ed i commenti suoi e di molti altri partecipanti, tra cui il sottoscritto.
Bella sorpresa! E un grazie ad Edoardo Danieli, anche per aver simpaticamente citato LibriSenzaCarta.it nella sua Z-list (ed anche a Luca per la segnalazione e le foto).
La miracolosa guarigione di un nostro signore longobardo
Giovanni Francesco Ferrari, arciprete della cattedrale di Senigallia, è considerato il padre della storia di questa città per la sua “Cronica della Città di Senogagliaâ€, licenziata verso il 1564. Egli ci tramanda i nomi e le vicende di una serie di Longobardi che furono signori di Senigallia, con dignità ducale ed anche il titolo di principe a partire dalla quarta generazione. (… continua a leggere ‘La storia del principe Sergio’)
Col rischio di essere rudimentali e anche un po’ infantili, vogliamo sintetizzare così la nostra esperienza al MarCamp. Cioè il BarCamp delle Marche. Cioè tante persone da conoscere, altrettanti progetti interessanti e molte idee allo stato dell’arte della Comunicazione, del Web, dell’informatica.
Sono online le diapositive proiettate da Valeria e me durante la presentazione di LibriSenzaCarta.it. In mezzo a tanti bei interventi (metà dei quali ce li siamo persi, causa mancata ubiquità ; ma ci rifaremo con i podcast) segnaliamo:
- MoliseNews di Diego Lallopizzi, che dimostra quanto potenti siano i feed e gli aggregatori;
- la presentazione di Roberto Lupi su SecondLife, e soprattutto SecondLife;
- i buoni spunti dati da TGnews.it, e la visione di Luca Lorenzetti, Betto Liberati e di tutta l’ANSO;
- la capacità comunicativa di Antonio Tombolini, che convincerebbe chiunque (come di fatto avviene) ad aprire un blog.
Tuttavia ad essere vincente, secondo noi, è prima di tutto la formula del BarCamp, quel “niente spettatori, solo partecipanti” che stimola l’ascolto e la partecipazione, accelera i tempi e moltiplica le informazioni condivise. Niente sbadigli, insomma. E per questo ringraziamo soprattutto gli organizzatori, in primis Michele ed Extrategy, Adriano, Sergio, Luca, Tommaso, Legolas e Luca, e poi Antonio e San-Lorenzo per il lunch 2.0, che mi hanno fatto rivivere altri buoni spuntini.
A quando il prossimo BarCamp?
Link: la presentazione di LibriSenzaCarta.it al MarCamp, il sito del MarCamp con gli interventi, le foto e tanto altro ancora.
Prefazione de La congiura Fornaciari (capitolo 18, segue dal capitolo 17)
Invece arriva e non trova più niente. Altro che odore di casa, non trova più nemmeno i mobili, il letto, le coperte, portato via tutto, messo tutto all’asta e svenduto per una miseria; le cose che teneva in deposito al Monte anche quelle svendute a beneficio della locatrice, del procuratore, del suo stesso avvocato; creditori veri e falsi dappertutto; e all’incontrario con una scusa o l’altra i soldi che aveva lui prestato non gli vengono restituiti, nemmeno da un amico, nemmeno dal fratello. Non trova neanche la donna – il libro suggerisce “la moglieâ€: non sta certo a me fornire simili precisazioni, ma fossero anche due le donne che aspettavano, Francesco non trova né l’una né l’altra: scomparsa la moglie legittima e l’amante addirittura in galera per condotta scostumata. (… continua a leggere ‘Fornaciari giù’)

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