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La mia famiglia ebrea

Pubblichiamo “La mia famiglia ebrea” racconto breve della vita familiare di Wanda Coen.
 

Wanda Coen e il marito Manlio badioli

Wanda Coen con suo marito Manlio Badioli

Nel ’21 a Foligno abitavamo fuori porta Firenze, davanti al Topino, in una villetta rossa con fregi di cotto alle finestre, costruita dall’ingegner Wermuth, tedesco, che l’aveva dotata di cose allora meravigliose: vetri allo smeriglio, stanza da bagno con vasca e water con lo scarico a pulsante, e un giardino cinto di pini, siepi di rose tea, di matersilva, di passiflore, con due aiole centrali bordate di rose delle specie più belle (a Pasqua venivano dalla chiesa a prenderne a canestri) attorno a due palme, una da datteri, l’altra da cocco sulla quale mio fratello Tino si arrampicava come un gatto quando la mamma lo minacciava di metterlo in castigo. Le aiole di cinta orlate di sassifraghe e di salvia, fiorite di primule, giacinti, narcisi, un boschetto con piante rare che davano fiori come corone di pavoni; una magnolia odorosa; un frutteto con alberi di ciliegie, visciole, albicocche, prugne, mele e nespole del Giappone – se ne facevano marmellate per tutto l’anno – un pollaio con canalette d’acqua, la nostra passione: ci nascevano i pulcini, gli anatroccoli, i tacchini; e un bellissimo gallo faceva compagnia alle galline.
(… continua a leggere ‘La mia famiglia ebrea’)

Il grido cantato

Dall’antologia “Giovani Poeti Leggono… Carlo Antognini”, edita da peQuod, pubblichiamo alcune poesie di Giulia Torbidoni.

Giulia ha una scrittura anfibia nel senso che si esprime sia in prosa che in poesia. Se un confine esiste tra i due generi lei continuamente lo travalica, sapendo passare da un campo all’altro come in un biathlon che suppone una prova di fondo (prosa) e di velocità (poesia).
Come nel calcio è raro che un centrocampista sia anche un goleador così non succede che un narratore si trovi a suo agio nella poesia. In realtà Giulia (di Ripe, provincia di Ancona) è poestessa anche quando narra. Come mai il grido cantato?
Giulia ha una netta urgenza di denuncia sociale a causa di una politica che produce gravi ingiustizie. Spesso tale denuncia si presentava come una elencazione martellante di slogan o di veementi messaggi. Le sembrava andare contro la propria coscienza rinunciare al grido, invece l’ha trasformato in canto, sofferto, spezzato ma sempre più ricco di partecipazione umana.
Così l’annuncio è più efficace in quanto l’informazione è divenuta comunicazione artistica.
(Fabio Maria Serpilli)

 

Iraq

La ragazza volse il volto alla cima dell’albero che cera piangeva,
nero di fumo,
stravolto e incenerito dal cielo.
Un uccello s’alzò secco e orgoglioso
sfidava chi?
Dappertutto il silenzio copriva la terra stuprata
con la mano il vento spostava le ore degli anni
asciugava i morrti
volava radente ai campi e ai fiumi
con sguardo severo e attorcigliato
a cercare semi da riportare.

(… continua a leggere ‘Il grido cantato’)

La fotografia di Ferroni protagonista a Venezia

Il leggendario circolo fotografico “La Gondola” di Venezia dedica la serata al fotografo senigalliese Ferruccio Ferroni, venerdì 6 giugno 2008 alle ore 21 presso il CZ95 – Centro Culturale Giudecca Zitelle 95.

Il fotografo Marcello Sparaventi presenterà l’opera del grande fotografo ed ex socio della Gondola Ferruccio Ferroni (Mercatello sul Metauro 1920 – Senigallia 2007) attraverso una video intervista che l’Autore rilasciò poco tempo prima della sua scomparsa e la presentazione in CD ROM delle schede pubblicate da Omnia Comunicazione editore nel 2007 a cura dello stesso Sparaventi, dove Ferroni annotava tutte le caratteristiche tecniche delle sue fotografie.
Seguirà dibattito.
(… continua a leggere ‘La fotografia di Ferroni protagonista a Venezia’)

La Punta della Lingua – Ancona Poesia Festival

L’edizione 2008 del Poesia Festival LA PUNTA DELLA LINGUA 2008 si terrà ad Ancona dal 5 all’8 giugno.

L’estate anconetana comincia in versi. Prende il via giovedì 5 “La Punta della Lingua 2008” la terza edizione del Poesia Festival promosso dall’associazione culturale Nie Wiem onlus – in collaborazione con Regione Marche, Provincia e Comune di Ancona, Csv e grazie a Adriatico Mediterraneo, Parco del Cardeto, ‘Mangiare bere uomo donna’ e ‘Lascensore jazz Club’ – che fino a domenica 8 animerà il capoluogo, aprendosi a contaminazioni internazionali, a dirompenti mix di poesia e musica, poesia e immagine, poesia e danza (persino!) con momenti di “spettacolo” in anteprima assoluta e la possibilità di ascoltare alcune delle più importanti voci della poesia italiana contemporanea.
(… continua a leggere ‘La Punta della Lingua – Ancona Poesia Festival’)

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Corto-Metraggi

Pubblichiamo le prime poesie tratte dall’antologia “Giovani Poeti Leggono… Carlo Antognini”, edita da peQuod. Autore: Luca Barchiesi.

Ecco una scrittura giovane di un giovane poeta che, più che ripetere i nostri modelli, si rifà alla letteratura nordamericana. Non si ha dunque una poesia che tenta la musira prosastica ma è la prosa che si snoda con il passo della poesia, agile ed elastico.
Barchiesi – di Montecarotto, provincia di Ancona – non fa mistero di provenire dall’ascolto di un Kerouac o Carver, ma mostra subito di trovarsi a suo agio in un modulo che gli si attaglia. Nel descrivere (meglio sarebbe dire re-inventare) a seconda dei luoghi (in cui) o delle persone con cui ha a che fare, rallenta il passo, accentua il ritmo, lo sospende, pausa, ìtera e i lettori sobbalzano con lui in una sorta di “Corriera stravagante” di Steinbeck o di scorribanda aurtomobilistica alla Kerouac. Ciò si verifica nei brevi testi come nei lungo-metraggi “Buda” e “Circo (circus)”, piccoli gioielli dove Luca dimostra la sua capacità lirico-narrativa.
(Fabio Maria Serpilli)

 

Robert

Seduto osservo il tramonto svanire
divido la realtà dalla fantasia
e scelgo da che parte stare.
                                                   is every moment forever
Esiste un punto nell’orizzonte
In cui puoi farlo
Un punto preciso dove tutto diventa irreale,

non è facile trovarlo.
Io sono divenatato cieco
a forza di guardare il sole svanire
                                                   is every moment forever
e adesso sono qui
sulla mia sedia a dondolo,
accarezzo la mia barba bianca
e ascolto gli uccelli cantare,

forse è questa l’irrealtà?

(… continua a leggere ‘Corto-Metraggi’)

Giovani Poeti Leggono Carlo Antognini: le poesie

Giovani Poeti Leggono Carlo Antognini

Nel corso dell’autunno-inverno 2007/2008 si è tenuto a Chiaravalle, in provincia di Ancona, un laboratorio di poesia per giovani poeti diretto da Fabio Maria Serpilli.
Il laboratorio, alla sua seconda edizione, è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Chiaravalle, ente promotore dell’inziativa, e della Provincia di Ancona, e con la collaborazione di Emiliano Gojo, Direttore della Biblioteca Comunale di Chiaravalle, e di Lorenzo Fabbri, Presidente dell’Associazione Culturale Beati Come Rane.
In seguito a concorso sono stati selezionati dodici giovani poeti, provenienti da tutte le Marche, che hanno potuto frequentare gratuitamente le lezioni del laboratorio, affiancate da alcuni incontri aperti al pubblico, a conclusione del quale è stata pubblicata un’antologia, edita da peQuod, che ne raccolto le poesie.
Il titolo dell’antologia, come quello del laboratorio, è “Giovani Poeti Leggono… Carlo Antognini”.
Dove “Giovani Poeti Leggono…” è il nome che è stato dato al progetto, mentre Carlo Antognini è il personaggio letterario a cui è stato dedicato il laboratorio nel 2007 (nel 2006, toccò al poeta chiaravallese Massimo Ferretti).

Nei prossimi giorni, per gentile concessione dell’editore e dei poeti, pubblicheremo su questo sito alcune poesie presenti nell’antologia, precedute da una breve introduzione con cui il poeta Fabio Maria Serpilli descrive lo stile e la sensibilità di ciascun giovane poeta.
(… continua a leggere ‘Giovani Poeti Leggono Carlo Antognini: le poesie’)