“Mi sono smarrito non nella grandezza, ma nell’umanità di Leopardiâ€
Giuseppe Di Mauro
“L’esperienza umana di Giacomo Leopardi. Poesia da vedere, ascoltare, amare, capire…” è lo spettacolo che verrà proposto dall’attore Giuseppe di Mauro domenica 20 novembre, alle ore 17, al Teatro Comunale “La Vittoria†di Ostra (An).
Il recital racchiude l’impegno e la passione di oltre quindici anni di lavoro, durante i quali Di Mauro è stato capace di raggiungere e sondare l’anima del poeta recanatese, affascinato oltre che dal poeta, dall’uomo. Di lui ci ripropone il percorso umano, le speranze e i dolori, i divertimenti e gli amori, di cui si è nutrita e ha palpitato anche la sua poesia.
Nel clima coinvolgente che Di Mauro è in grado di creare attraverso le calde modulazioni della sua voce e i suoi silenzi, con la mimica del volto e l’intensità profonda dello sguardo, con il linguaggio tacito del suo corpo, lo spettatore viene accompagnato, in modo garbato e intelligente, nell’intimo del poeta: ogni parola poetica là s’incarna, s’accende di vita, risuona nuova, commuove.
Giusppe di Mauro è un professionista che da oltre quarant’anni ha saputo emozionare non soltanto il pubblico, ma anche attori come Foà e Albertazzi, e, proprio con questo spettacolo, il Presidente Giorgio Napolitano.
L’evento è a cura dell’Associazione Primavera, per i disturbi psichici-comportamentali, cui sarà interamente devoluto l’incasso della serata.
Giuseppe di Mauro è stato intervistato qualche mese fa da LibriSenzaCarta, leggi l’intervista qui.
In calce ad una locandina pubblicitaria relativa ad una prossima iniziativa organizzata dall’Associazione “Nelversogiusto – Senigallia/Poesia”, con la partecipazione di questo artista della parola quale è Di Mauro, iniziativa che mi auguro potrà essere a tempo debito divulgata anche tramite LibrisenzaCarta, (è prevista per il prossimo 30 novembre presso la Biblioteca Comunale di Senigallia) ho avuto modo di commentare, molto brevemente ma anche intensamente, l’arte di Giuseppe Di Mauro.
Perchè di arte si tratta il portare ad opera una passione che, in questo caso, riguarda il processo creativo dell’interpretazione. Processo, o cammino che, nel suo punto più alto, conduce al superamento dell’interpretazione, evolvendola in una condizione di immedesimazione con l’artista e con l’opera che nell’artista si è generata.
In questo punto di evoluzione, viene raggiunta una dimensione originaria ed universale, che non a caso si fa metafora perfetta del processo vitale.
Non accade un tuttuno simbiotico, nel portare ad arte una passione, ma accade invece il contrario: lo svolgersi d’un processo creativo che appartiene tanto alla libertà individuale quanto alle leggi che regolano la creazione.
Leggi apparentemente invisibili ma sostanzialmente SENSIBILI alla capacità percettiva ed alle facoltà evolutive di cui l’essere umano è soggetto attivo fin dalla sua nascita. Dal momento cioè in cui inizia il cammino della consapevolezza.
Guseppe ne ha fatto di cammino. La sua arte lo dimostra, ogni volta che si rende capace di mostrare l’opera nel rappresentare l’artista. E’ nell’approssimarsi all’artista la ricerca che mette in opera l’arte.
Matilde Avenali
Grazie Matilde per la tua testimonianza. Certo che diamo notizia del vostro prossimo evento con Giuseppe! Molto volentieri. Mandaci una mail con tutte le info… (locandina, comunicato stampa, ecc..). Grazie.