Pubblichiamo tre poesie di Giorgia Giordano tratte dall’antologia “Giovani Poeti Leggono… Carlo Antognini”, edita da peQuod.
La più giovane del Gruppo è Giorgia Giordano (diciassettenne) di Marina di Montemarciano che, alle prime prove poetiche, va provando i suoi mezzi espressivi. Non a caso sono ricorrenti in lei le immagini legate al volo. Ancora si trova immersa in un mondo scolastico che si pone obiettivi di semplice obbedienza grammatico-sintattica per una precisa educazione prosastica più che formare una scrittura poetica. Gli stessi programmi prevedono il solito menù di piatti classici, anche del Novecento letterario, per cui Giorgia è dentro frasi e versi callificati. Lungo è il cammino della sua spurgatura (che occupa gran tempo al laboratorio) e spesso Giorgia si è impegnata nel duro lavoro di smaltimento per giungere al primo obiettivo: l’essenzialità . Di lì la ricerca e la scoperta della propria voce. È ciò che indica con i versi «Bùttati come un paracadutista/ sulla tua vita», dove ‘vita’ potrebbe significare anche ‘parola’, tanto irrigue sono per un poeta le due realtà . Il progredire consiste nel ritorno alla fonte primigenia di immagini e ritmi. Verranno poi le figure di cielo e di mare e la terra «avrà i tuoi occhi», per dirla con Pavese.
(Fabio Maria Serpilli)
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Sfiorata
La sfiorava
             brrr
il vento delle labbra accompagnava
i suoi lineamenti
             brrrivido.
La voce del silenzio
urlava come
spuma sulla pelle
troppo asciutta del mare.
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Cadere verso l’alto
Quando i tuoi passi
scivolano nel nulla…
afferra la nuvola più alta.
Buttati come un paracadutista
sulla tua vita.
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È così
E proprio quando non vuoi…
accade
con la maestria di un felino.
Noi
eterni inseguitori di felicità ,
ci pieghiamo al suo disegno
quasi come le donne
fanno con l’amore.
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Brava Giorgia! 🙂