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Addio ad Andrea Zanzotto

Cosa vuole che si capisca in 90 anni? Per dire parole che valgano la pena bisognerebbe almeno averne 900, di anni (Andrea Zanzotto)

Appena una settimana fa ne avevamo celebrato i novant’anni, oggi, con immensa tristezza, apprendiamo della sua morte. Andrea Zanzotto ha lasciato questa terra, gli auguriamo buon viaggio e in modo particolare gli auguriamo di ritrovare quel paesaggio tanto amato che aveva visto distruggere intorno a sé.

Addio uomo forte e gentile, immaginifico poeta.

Andrea Zanzotto e la poesia del paesaggio, dai Rai Cultura

Zanzotto parla del paesaggio nel film intervista con Marco Paolini, Ritratti, per la regia di Carlo Mazzacurati (2007): guarda un estratto qui.

Quell’Amanda…

Quell’Amanda…

Brevi e molto provvisorie considerazioni sui media

di Giacomo Verri


La storia la sanno tutti. Perugia è il luogo. Uccisa una ragazza inglese di cui si è parlato nelle prime settimane dopo l’omicidio, nel novembre del 2007. Poi quel nome si è perso, la sua foto s’è vista sì e no al Tg e sui giornali.

Tutti sanno che la vera protagonista della storia è diventata un’altra, l’amica, Amanda: forse – si pensava – l’assassina, che doveva aver agito assieme a Raffaele, freschi di fidanzamento. Poi c’è anche un’altra comparsa, in questa faccenda: Rudy, un nero che sicuramente ha ucciso. Ma di lui poco ci si è occupati. Anzi l’interesse è stato poco sia per la vittima sia per i carnefici in quanto tali. Perché questo di Perugia, che è nato come un caso di omicidio, col tempo si è trasformato, è diventato qualcosa d’altro, ha finito per funzionare come un meccanismo socio-psicologico di dimensioni sopranazionali, dentro il quale tutti dovremmo guardare.

(… continua a leggere ‘Quell’Amanda…’)

[EX]PRESSIONI – la gru poesia e realtà piceno festival

Segnaliamo una nuova e importante iniziativa che si volge nelle Marche.

[EX]PRESSIONI – la gru poesia e realtà piceno festival.

14 ottobre – Biblioteca Ugo Toria (Corso Mazzini n. 39, Ascoli Piceno). Incontro con lo scrittore FLAVIO SANTI: modera Gianluca Pulsoni. Ore 18

20 ottobre – Libreria Prosperi/Spazio NovaDea (Largo Crivelli n. 8, Ascoli Piceno). Incontro con il poeta EUGENIO DE SIGNORIBUS: dialoga con l’autore lo scrittore Clio Pizzingrilli. Ore 18

21 ottobre – Libreria Rinascita (Piazza Roma n. 7, Ascoli Piceno). Incontro con il giornalista, scrittore e parlamentare FURIO COLOMBO e con il poeta GIANNI D’ELIA: modera Davide Nota. Ore 18

22 ottobre – Spazi pubblici (Piazza martiri di Via Fani, San Silvestro di Castorano): [EX]PRESSIONI FEST con: Massimo Gezzi, Enrico Piergallini, Dina Basso, Raimondo Iemma, Augusto Amabili (in READING), Carlo Cannella (Presentazione libro), Chiara Daino (SPETTACOLO), Stefano Sanchini e Loris Ferri (SPETTACOLO) + CONCERTI di Persian Pelican e Segnali di ripresa + Rinfresco e bar. Dalle ore 16.30 a notte

6 novembre – Sala Kursaal (Viale Cristoforo Colombo n.1, Grottammare). FEUDO ITALIA: Incontro con il ricercatore storico e intellettuale LUIGI-ALBERTO SANCHI, sullo stato di regressione culturale del nostro Paese: dialogano con l’autore Fabio Monti e Lorenzo Rossi.

A cura di Associazione culturale “La Gru
Con il patrocinio di: Regione Marche – Comune di Grottammare
In collaborazione con: Associazione culturale “Blob”, Biblioteca provinciale di storia contemporanea “Ugo Toria”.

Andrea Zanzotto, poeta del postmoderno, fra la lentenza degli anni e la velocità dei neutrini

Compie oggi novant’anni quello che Gianfranco Contini definì il più grande poeta italiano nato nel Novecento. Se fra novecentismo e antinovecentismo c’è stata la possibilità di una terza via, se c’è stata una terza via, allora questa è stata, ed è, quella di Andrea Zanzotto. Sembrano così lontane quelle polemiche, sono davvero lontane in questo scorcio di Terzo Millennio, nel quale, non solo per ragioni cronologiche, non ha più senso parlare di poesia novecentista e antinovecentista. E non ha più senso almeno da quarant’anni. Se c’è stato nel secolo scorso un grande iato nella poesia italiana è stato nel decennio del post-boom economico, quello che per l’Italia segnò la fine di un’epoca storica e insieme quella di un’era dell’umanità: il tramonto della cultura contadina, ed insieme dell’umanesimo, che cede il passo all’alba di quella tecnocratica. Di questo dopostoria al quale per privilegio d’anagrafe oggi assai pochi sussistono Andrea Zanzotto è stato, ed è, un testimone d’eccezione. In questo dopostoria  (oggi diremmo del postmoderno) dove sono due preistorie a convivere, quella degli ultimi contadini e quella del neocapitalismo, il poeta di Pieve di Soligo ci ha insegnato come si potesse guardare ad entrambe con lucido strabismo poetico. Due temi gli si presentano da subito fondamentali e legati fra loro: quello del linguaggio e quello della natura.  Da La Beltà (1968), a Pasque (1973), alla trilogia composta da Il galateo in bosco (1978), Fosfeni (1983) e Idioma (1986) la ricerca linguistica è centrale nella sua poetica.  Lingua infantile, dialetto veneto, arcaismi, neologismi, inserti poliglotti, chiamati a farsi paesaggio nello spaesamento linguistico della globalizzazione. Ed insieme al linguaggio il tema della natura. Natura non più vergine, come nelle prime raccolte, ma contaminata e infetta, come in Meteo (1996), Sovrimpressioni (2001) e Conglomerati (2009),  paesaggio da potersi dire con un io frantumato, come in IX Ecloghe (1962), di cui essa è significante, ma non più significato. E’ nel restituire voce a questo “non-più” che l’ultima lezione di Zanzotto si fa altissima. Fra memoria animata (chissà per quanto ancora) dagli affetti e ironia, sentimento non ancora scaduto. Nessuna meraviglia per me che tu sia convinto che in “quest’epoca rotta e maledetta” ci sia ancora spazio per la poesia. E che più della lentezza dei tuoi anni ti attirino “i neutruni più veloci della luce”. Auguri maestro.

Andrea Zanzotto e il “Quartiere del Piave” (dalla trasmissione Rai Edu 2 “io e…”)

Un ritratto di Andrea Zanzotto su Scrittori per un Anno

Sorella acqua con Davide Sapienza a L’Aquila

Domenica 9 ottobre lo scrittore e traduttore Davide Sapienza sarà all’Aquila per un intervento letterario sul tema del viaggio lungo vie d’acqua, nell’ambito della seconda edizione della manifestazione “Sentieri di Carta”, organizzata dall’Associazione LHASA (Laboratorio Autonomo di Studi Antropologici) con il supporto del C.A.I.

Nel corso di una “lettura itinerante” Davide Sapienza proporrà brani tratti dai suoi libri di viaggio (I Diari di Rubha Hunish, La valle di Ognidove, La Strada era l’Acqua). L’escursione, accessibile a chiunque abbia un minimo di esperienza, si terrà lungo le sponde del fiume Aterno, con partenza dalla stazione di Beffi.

Il ritrovo è previsto per le ore 9 del mattino davanti alla stazione ferroviaria dell’Aquila, in alternativa, per le 9.45 presso la Stazione di Beffi.

In caso di maltempo le letture saranno eseguite sotto i Portici dell’Aquila e nel centro storico della città. Partecipazione libera, possibilità di interventi e discussione.

Per informazioni: Sandro Cordeschi 3403196161-scordeschi@yahoo.it

DAVIDE SAPIENZA, scrittore, traduttore e giornalista. Ha pubblicato I Diari di Rubha Hunish (BaldiniCastoldiDalai, 2004, edizione riveduta e aggiornata per Galaad Edizioni, 2011), La Valle di Ognidove (Vivalda, 2007) e La Strada Era L’Acqua (Galaad Edizioni, 2010). Esperto di letteratura di viaggio, di cui ha scritto e scrive per le migliori testate italiane e internazionali, è profondo conoscitore del Grande Nord. Nel 2006 ha visitato il Nunavut canadese, ospitato per alcune settimane presso una famiglia Inuit. Nel 2009 la RSI, Tv Svizzera Italiana ha tratto dal suo romanzo La Valle di Ognidove il documentario “La sapienza di Davide. Parole in cammino”, per la regia di Fabio Calvi. Nel 2011 ha tradotto Nel cuore della Groenlandia (Galaad) dell’esploratore norvegese Fridtjof Nansen, con il patrocinio dell’Ambasciata di Norvegia. Ha tradotto e curato varie opere di Jack London di cui è uno dei massimi esperti italiani, l’ultima traduzione è quella del classico della letteratura e capolavoro londoniano Il Richiamo della foresta (Feltrinelli, 2011).

Lo scorso aprile Davide Sapienza è stato a L’Aquila per il servizio della RSI “La democrazia del camminare”.

Nel giugno del 2010 lo scrittore è stato ospite della Biblioteca Antonelliana di Senigallia, ad un incontro organizzato da LibriSenzaCarta, dove ha presentato il libro “La Strada era l’Acqua”, ascolta il podcast qui.

Premiazioni “Poesia Onesta” 2011: 7-9 ottobre

Il Premio Nazionale “Poesia Onesta” 2011, organizzato dall’Associazione Culturale Versante, avrà la sua fase conclusiva con le premiazioni di venerdì 7 e domenica 9 ottobre prossimi.

Venerdì 7 ottobre alle ore 17,00 si terrà la cerimonia di premiazione delle Poesie della sezione STUDENTI (Scuola primaria e secondaria di 1° grado), presso la Sala Consigliare del Comune di Ancona.

Domenica 9 ottobre alle ore 10.30 si terrà la premiazione delle opere di Poesia e Narrativa della sezione ADULTI, presso il Centro Pergoli di Falconara Marittima (An), in Piazza Mazzini. Interverranno gli studiosi e critici letterari: Fabio Ciceroni, Sanzio Balducci, Liliana Biondi, Giuseppe Polimeni, Tiziana Mattioli, Marzio Porro, Marcello Verdenelli.
Saranno presenti finalisti e vincitori. Le letture delle poesie saranno a cura di Mauro Pierfederici, con l’accompagnamento alla chitarra di Caterina Serpilli.

Da Lunedì 10 a domenica 16 ottobre, presso le “Salette Giacconi” del Teatro Valle di Chiaravalle (An) si terrà la Mostra Collettiva di Pittura e Scultura “FORMA E COLORE” degli Artisti dell’Associazione “VERSANTE”: Luciano Bongiovanni, Sandro Carloni, Alberto Copparoni, Francesco Gemini, Tiziana Marzialetti, Marco Moreschi. Saranno esposte opere di Mario Tenenti. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle ore 17,00 alle ore 20,00.

Con il Patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche e dei Comuni di Ancona – Assessorato alla Cultura, Falconara Marittima, Chiaravalle e Camerata Picena.