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LibriSenzaCarta alla Festa del Libro di Ripe

LibriSenzaCarta è lieta di annunciarvi che parteciperà alla Festa del Libro di Ripe (AN), in programma per sabato 19 e domenica 20 maggio. Tema dell’edizione di quest’anno è la figura della donna e la sua rappresentazione nella società. Interverremo la sera di sabato 19 maggio intorno alle 22/22.30 con la lettura di alcuni estratti da “Il libro delle streghe” di Joyce Lussu (Gwynplaine edizioni). Streghe e sibille sono le protagoniste di racconti in cui si mescolano fantasia, ricostruzione storica, tradizione popolare e leggenda. Joyce Lussu restituisce l’immagine perduta delle “donne sagge”, da sempre perseguitate dal potere androcratico, permettendo a streghe e sibille di assurgere a simbolo di un femminile rimosso perché rivoluzionario.

Leggeranno: Andrea Bacianini, Valeria Bellagamba, Anna Maria Bernardini, Antonio Maddamma e Mauro Marcellini.

La Festa del Libro di Ripe propone anche mostre, concerti, animazioni per bambini, letture di poesie, vendita libri nuovi e usati. Di seguito la locandina con il programma.

Sabato 19 maggio verrà inaugurata alle 19.30 la nuova collettiva del gruppo Techne (associazione di giovani artisti e intellettuali fondata nel 2009), con una riflessione sulla rappresentazione della donna e del mondo femminile nella società contemporanea. La mostra, dal titolo provocatorio di “Moglie e buoi dei paesi tuoi”, si propone di sradicare e modificare pregiudizi e stereotipi legati alla donna – e di riflesso, quindi, anche agli uomini – ma anche di offrire modi e percorsi culturali nuovi di rappresentazione della figura femminile, evitando forme retoriche e banali. Esporranno gli artisti: Daniele Bizzarri, Leonardo Bizzarri, Nicoletta Carnevali, Lucia Marossa, Alessandro Moscatelli, Anjeza Rama, Valentina Tallevi Diotallevi. La mostra sarà ospitata presso la Sala Consiliare del Comune di Ripe fino al 3 giugno, con orario 19-20.

Ringraziamo Alessandro Moscatelli per l’invito.

Giuseppe Di Mauro recita "Il tuo sorriso" di Pablo Neruda

Questa settimana mi attende una sorpresa sulla soglia della casa di Giuseppe Di Mauro, naturalmente graditissima. La nostra rubrica quindicinale sta per ricevere un inatteso regalo. Con una certa timidezza Giuseppe mi dice di esser pronto a seguire il cammino intrapreso, però mi vuole mostrare prima una cosa. Si tratta di un video del tutto nuovo, girato apposta per LibriSenzaCarta la settimana scorsa… Stento a riavermi dallo stupore!

È andata in questo modo, che Giuseppe ha apprezzato così tanto il lavoro che stiamo facendo assieme da ripensarlo e sentire l’esigenza di aggiungere qualcosa di importante che era rimasto fuori da “Passeggiando con Neruda“. Sì, perchè non si può dire di aver presentato davvero la figura del poeta cileno senza aver proposto la sua poesia forse più famosa, “Il tuo sorriso” (che, non a caso, avevo sentito leggere alla radio proprio il giorno prima di questo incontro). (… continua a leggere ‘Giuseppe Di Mauro recita "Il tuo sorriso" di Pablo Neruda’)

Quadriglia

Quadriglia

Racconto di Simona Baldelli

«Avanti, Cam, controlla meglio» L’addetto al check-in ripassò per la terza volta la lista.
«Mi dispiace Set, sono 18.486»  Numero pari quindi. Che, aggiunto ai 14.784.972.623 già presenti, significava che al momento di far le coppie lui sarebbe rimasto fuori.
«Sei sicuro?» Cam gli mostrò l’elenco degli entranti della settimana: incidenti, malattie, guerre, avvelenamenti, omicidi, suicidi, overdose, annegamenti … tutti i modi e le maniere in cui si possono stirare le zampe. La somma di tutte quelle colonne dava un numero pari.
Perciò, niente quadriglia di Halloween.
Quindi, per il terzo anno consecutivo sarebbe stato lo zimbello del limbo.
Quello che gli faceva uscire fumo dal naso, e non solo metaforicamente, non era tanto il fatto di essersi meritato la punizione avendo fatto tutta una serie di marachelle come fare pipì sulla fiammella del boiler del fuoco eterno, peraltro spegnendolo con grande scorno di tutta l’azienda, o distribuire sexy toys nel girone dei lussuriosi o vagonate di cioccolata fra i golosi trasformando l’anticamera dell’inferno in un luogo di delizie ben più che paradisiaco, quello che gli rodeva davvero era di fare una volta in più da tappezzeria mentre tutti gli sarebbero sfilati sotto il naso ballando, gozzovigliando, godendo di quella festa davvero indiavolata.
(… continua a leggere ‘Quadriglia’)

Robert Browning e l’Angelo Custode

Duecento anni fa nasceva Robert Browning, uno dei più importanti poeti dell’età vittoriana. Come molti inglesi subì quel fascino dell’Italia, mediato dalla letteratura e dall’arte, che lo spinse più volte a viaggiare nella nostra penisola. Nel luglio 1848, in compagnia di sua moglie Elizabeth Barrett, progettò di attraversare l’Appennino diretto a Fano, annunciatagli come una cittadina molto accogliente (“dove pianteremo la nostra tenda, come dice Robert, per il beneficio che ci daranno l’aria di mare e le ostriche” – Elizabeth Barrett to Mrs. Jameson, Firenze, Palazzo Guidi, 15 luglio 1848). Da qui, come scrive Elizabeth, potevano calcare le orme del Castiglione  e di Bernardo Tasso verso Pesaro; ma non prima di essere andati alla fiera di Sinigaglia e magari oltre, verso Ancona e Loreto.  Il progetto si realizzò. Arrivati a Fano, l’accoglienza fu ben diversa:  Robert, indisposto dal clima afoso del luogo ed infastidito dagli intellettuali italiani“che non leggono mai un libro con attenzione”, si gettò nel freddo abbraccio delle chiese, alla ricerca delle più segrete bellezze dell’arte. Nella chiesa di Sant’Agostino rimase letteralmente folgorato dal “divin dipinto” del Guercino, L’Angelo Custode (allora pala d’altare della chiesa, oggi al Museo Civico di Fano).  Ne nacque una delle sue poesie più belle, poi raccolta in Men and Women (1855). Eccone una esecuzione su musica di Barry Brake, seguita dal testo inglese e dalla traduzione italiana di G. Berardi.

(… continua a leggere ‘Robert Browning e l’Angelo Custode’)

Presentazione in anteprima assoluta di MarcheNoir a Macerata Racconta

Sabato 5 maggio 2012, alle ore 19, all’interno della festa del libro Macerata Racconta, sarà presentata in anteprima assoluta MarcheNoir, antologia di storie noir ambientate nelle Marche. Scritta dalla Carboneria Letteraria e dai suoi molti “Friends”, l’antologia di 19 inquietanti racconti è stata curata da Andrea Bacianini e Antonio Maddamma.

O bel paese con i dolci colli,
Perché non conoscete, o genti acerbe
Con gli atti avari, invidïosi e folli?
(Cecco d’Ascoli, L’acerba, II, XVI 1-3)

Dall’introduzione dei curatori:

L’invidia, cancro dei marchigiani. Aveva visto bene settecent’anni fa il poeta e astrologo Cecco d’Ascoli, nome d’arte di Francesco Stabili. Le Marche, il “bel paese con li dolci colli” sono marce d’invidia. L’invidia “che il mondo no abandona”, che riempie di male lo sguardo dei marchigiani prima ancora che i suoi corollari, avarizia e follia, ne ottenebrino gli animi. […]

Nelle città più grandi, dove i benpensanti non vogliono vedere, ma sanno molto bene cosa succede quando lo specchio della virtù si incrina e il vizio perdona; nelle campagne dell’idillio ferito, dove riaffiorano le oscure radici di un male a lungo celato; lungo la riviera adriatica, che odora di alcool, sangue e polvere da sparo, sulla quale allunga le mani la cupa ombra della criminalità organizzata; nelle pieghe del suo passato ricco di misteri, che si sfoglia come un libro di anime in pena; nei suoi anfratti segreti, dove le menti corrono il rischio di inabissarsi; nelle calde ovatte della remota provincia, dove si annidano i germi fecondi della follia. Dall’Ascolano al Pesarese, dalle montagne alle coste, nessuna zona è rimasta indenne dallo scontro con la complessità del reale, cui il noir guarda quasi sempre in modo disperato.

Hanno scritto:
Paolo Agaraff, Alberto Cola, Alessandro Morbidelli, Adrián N. Bravi, Ramona Corrado, Giuseppe D’Emilio, Gianfranco Sanchioni, Alessandro Cartoni, Raffaello Ferrante, Antonio Maddamma, Roberto Sturm, Gianluca Antoni, Marica Petrolati, Manuela Maggi, Lorenzo Trenti, Luca Pakarov, Giorgio Giaccaglini, Andrea Bacianini, Pelagio D’Afro.

 

 

 

MarcheNoir

A cura di Andrea Bacianini e Antonio Maddamma
ISBN 978-88-96506-65-3
Edizioni Italic peQuod (2012) € 18,00

 

 

Giuseppe Di Mauro recita Vincenzo Cardarelli

Questo appuntamento con Giuseppe Di Mauro si rivela particolarmente stimolante. Parliamo infatti di un poeta italiano del Novecento, Vincenzo Cardarelli, il cui spazio nelle antologie è sempre più ridotto, ma che ha invece accompagnato la vita del nostro Giuseppe quasi al pari dell’amato Giacomo Leopardi. I video scelti questa volta sono due e sono brevi,  uno per ciascuno dei componimenti “Passato” e “Gabbiani”.

Passato 03, Mario Giacomelli

«Cardarelli è il poeta che, nella sua totalità, insieme a Leopardi amo di più. Come direbbe Friederich Wilhelm Schelling, egli riesce a rendere concreta l’esteriorizzazione dell’interiorità, nei suoi versi riesce a rendere visibili i sentimenti. E parlo di tutti i sentimenti. Vuoi dirmi un sentimento qualunque? Per esempio, il sentimento provato di fronte all’abbandono. Probabilmente perchè rimase segnato dall’abbandono della madre e fu sempre “il fanciullo/ che niun vezzeggia ed è vestito a nuovo”. Anche per questo doveva esser così pronto a scrivere una poesia su un amore finito come “Passato”, dove mi ha sempre colpito la forza dell’avverbio irrevocabilmente: “Ora sì, posso dire/ che m’appartieni/ e qualchecosa fra di noi è accaduto/ irrevocabilmente”. Anche il fotografo Mario Giacomelli è stato ispirato da questi “ricordi, ombre troppo lunghe/ del nostro breve corpo”. Tornando alla famiglia del poeta, il padre, di origine marchigiana (di Pollenza se non erro), si era trasferito a Tarquinia e aveva preso in gestione il bar della stazione. Lì nacque il futuro poeta col nome di battesimo di Nazareno Caldarelli il 1° maggio del 1887.» (… continua a leggere ‘Giuseppe Di Mauro recita Vincenzo Cardarelli’)