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Premiazione 8° Concorso di Poesia “Cesare Vedovelli”

Sabato 7 settembre alle ore 21.00 si terrà la premiazione dei vincitori del Concorso di Poesia “Cesare Vedovelli”, giunto quest’anno all’ottava edizione. L’appuntamento come da tradizione è presso la sede del circolo Acli di San Silvestro di Senigallia (Via Intercomunale, 2).

Qui di seguito vi riportiamo l’elenco delle dieci poesie finaliste, in ordine alfabetico, per ciascuna delle due categorie del concorso: poesia in lingua italiana e in dialetto.

Poesia in Italiano:

Accarezzami sole, di Chantal Mazzacco (Udine)
Io e il mare di, Luana Pegoli (Marzocca di Senigallia)
L’obolo, di Mohamed Malih (Senigallia)
L’ultima lettera, di Antonietta Calcina (Senigallia)
Mare d’ottobre, di Fulvio Bella (Brugherio – Monza e Brianza)
Nell’auto al sole, di Rodolfo Vettorello (Milano)
Nuovi presepi, di Elena Malta (Pescara)
Quindici versi, di Pierubaldo Bartolucci (Fossombrone)
Solitudine di chi non conta, di Rosario D’Antoni (Messina)
Tre donne di Tiziana Monari (Prato)

Poesia in Dialetto:

Adessa Sì………, di Letizia Greganti (Montemarciano)
‘A farfalla di Paolo Lacava (Fabriano)
Bastaria p’nsa’ di Elisabetta Freddi (Senigallia)
Chi fadiga prega du’ olte, di Lena Maltempi (Falconara)
Granci a mbrenna, di Fiorina Piergigli (Senigallia)
La nev, di Antonietta Calcina di (Senigallia)
Paesë mi, di Pierpaolo Papirii (Teramo)
Pinzari, di Giuseppe Bellanca (San Cataldo – Caltanissetta)
Quand’ c’ern l’ papol, di Luigi Schiaroli (Senigallia)
Sotta ‘l noc’, di Daniela Gregorini (Fano)

Senigallia: Ventimilarighesottoimari in Giallo

ventimilarighegiallo-2013Torna la rassegna letteraria del Comune di Senigallia “Ventimilarighesottoimari in Giallo”, in programma in città dal 21 al 26 agosto 2013. “Lex and the City” è il tema dell’edizione di quest’anno, che riproporrà le visite guidate notturne alla Camera Gialla della Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare, dove sono raccolti tutti i libri gialli pubblicati in lingua italiana, e gli appuntamenti pomeridiani alla Libreria Iobook e serali alla Rotonda a Mare con gli scrittori più importanti di giallo e noir. Tra gli ospiti si segnalano Marco Malvaldi, Maurizio De Giovanni, Valerio Varesi, Bruno Morchio, Marcello Simoni e Paola Sironi.

La sezione dedicata al giallo civile, simboleggiata dalla valigetta della legalità, sarà dedicata alla strage di Ustica, di cui a giugno di quest’anno è ricorso il 33° anniversario. Interverranno, il 26 agosto ore 21.30 alla Rotonda a Mare, il giudice Rosario Priore e la presidente dell’associazione dei familiari delle vittime di Ustica Daria Bonfietti.

Ad arricchire questa edizione 2013 di “Ventimilarighesottoimari in Giallo” sarà la mostra dedicata ai fumetti di Diabolik ed Eva Kant, per la sezione “Giallo a Fumetti”, che si aprirà il 21 agosto, introdotta alle ore 18.30 da una conferenza al Cortile della Rocca Roveresca, cui seguirà l’inaugurazione vera e propria, alle 19.30, nei vicini locali della Galleria Expo Ex (la mostra rimarrà aperta tutti i giorni fino al 30 agosto: dalle ore 16 alle 19 e dalle 21 alle 24).

Il primo incontro con l’autore sarà il 22 agosto alle ore 18.45 presso l’Angolo Giallo della Libreria Iobook di Via Fratelli Bandiera 33. Interverrà lo scrittore Marcello Simoni, per presentare il suo ultimo libro “I Sotterranei della Cattedrale”. L’autore sarà intervistato dallo scrittore e giornalista Rai Giancarlo Trapanese e dal nostro Andrea Bacianini.

Le visite guidate alla Camera Gialla e allo spazio Giallo Fumetto della Fondazione Rosellini sono gratuite, ma è necessaria la prenotazione presso l’Ufficio Cultura del Comune di Senigallia (Via Manni 27): tel. 0716629350 – e-mail ventimilarighesottoimariingiallo@comune.senigallia.an.it. Le visite si effettueranno per gruppi di 10/12 visitatori, su turni serali dalle 22.30 alle 24, per un massimo di 4 gruppi per sera. Al termine verrà offerto un brindisi da Cantine Fiorini: BIANCHI DI PAURA.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito web del Comune di Senigallia:  www.comune.senigallia.an.it

In allegato il programma della rassegna in pdf.

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Giuseppe Verdi agricoltore al Museo della Mezzadria di Senigallia

L’Altra Opera
Giuseppe Verdi agricoltore

di e con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani

Senigallia

16 agosto 2013
ore 21.15
Chiostro del Museo di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi”
Piazzale delle Grazie, 2 (Località Le Grazie)

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“…tutte le mie opere, tranne le prime, le ho scritte a Sant’Agata, non derogando mai dalle mie abitudini solitarie e contadine. Dove sono solito vivere, nulla mi può distrarre. Mi ritempravo uscendo solo, per le mie terre ed occupandomi col massimo piacere di agricoltura” (Giuseppe Verdi)

Che ci fa al Museo della Mezzadria di Senigallia il compositore italiano tra i più famosi al mondo, autore delle musiche indimenticabili di opere rappresentate in tutti i più importanti teatri? Sì, proprio lui, Giuseppe Verdi!! Semplice, viene a presentare il suo lavoro di agricoltore, in un museo che racchiude una pagina importante della storia contadina delle Marche.

Venerdì 16 agosto, alle ore 21.15, L’Altra Opera del Maestro verrà rappresentata nell’incantevole chiostro del complesso monumentale delle Grazie, dove è ubicato il Museo di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi”, dal nome del professore e storico senigalliese che volle nella propria città un museo della civiltà contadina. Non poteva esserci luogo più indicato per lo spettacolo teatrale “L’Altra Opera, Giuseppe Verdi agricoltore”, opera in tre atti di e con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani, per la drammaturgia di Renata M. Molinari, produzione di Babelia&C. – Progetti Culturali, compagnia teatrale di Roberta Biagiarelli, e Le Terre Traverse, associazione culturale che mette in rete 15 aziende agricole tra Piacenza e Parma.
(… continua a leggere ‘Giuseppe Verdi agricoltore al Museo della Mezzadria di Senigallia’)

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Aperte le iscrizioni al Calvino 27!

images2AL VIA LA NUOVA EDIZIONE DELLO STORICO PREMIO LETTERARIO DEDICATO AGLI AUTORI ESORDIENTI.

L’Associazione per il Premio Italo Calvino, giunta alla sua XXVII edizione, è lieta di comunicare che è aperto il Bando 2013-2014, scaricabile dal sito www.premiocalvino.it.

Sarà possibile inviare i manoscritti fino al 7 ottobre 2013.

NOVITÀ! Da quest’anno i concorrenti potranno iscriversi con modalità , casino online evitando l’invio del manoscritto cartaceo.

INFORMAZIONI Per i casi dubbi e le domande si può scrivere a: segreteria@premiocalvino oppure telefonare allo 011.6693934 il venerdì dalle 9,30 alle 16. La Segreteria riaprirà mercoledì 4 settembre.

I dieci anni del Premio Puccini-Senigallia

Mario Puccini (Senigallia, 1887 - Roma, 1957)In questo caldo giorno di luglio, centoventisei anni fa, nasceva a Senigallia Mario Puccini (Senigallia, 29 luglio 1887 – Roma, 5 dicembre 1957), “uno dei più intensi narratori del Novecento”, come ha scritto di lui Carlo Santulli. Per riportare alla luce la sua figura letteraria la Fondazione Rosellini ha meritoriamente fondato un comitato permanente di studi pucciniani che ha raccolto e ristampato alcune delle sue opere.

Ma c’è un altro lascito che vale la pena di ricordare, quello del Premio “Puccini – Senigallia”, nato dopo la morte dello scrittore per volontà del figlio Dario, e che ebbe fra i suoi giurati scrittori e critici letterari di primissimo piano: Enrico Falqui, presidente di giuria, Carlo Bernari, Arnaldo Bocelli, Marcello Camilucci, Niccolò Gallo, Vasco Pratolini, Dario Puccini, Valerio Volpini, Cesare Zavattini.

Il Premio, dedicato a una raccolta di “racconti e novelle” (come solo, “fra tanta ridda e gazzarra di premi”, il “Settembrini-Mestre”, rilevava polemicamente Enrico Falqui), edita entro i dodici mesi precedenti la premiazione, che avveniva generalmente in luglio, assunse da subito rilevanza nazionale e fu assai ambito dagli scrittori dell’epoca; d’altra parte fu merito dei giurati designare come vincitori scrittori oggi riconosciuti fra i maggiori del panorama letterario del Novecento: Giuseppe Dessì con Isola dell’Angelo ed altri racconti (1958); Giovanni Testori con Il Ponte della Ghisolfa (1959); Renzo Rosso con L’adescamento (1960); Libero Bigiaretti con I racconti (1961); Mario Rigoni Stern con Il bosco degli urogalli (1962); Beppe Fenoglio con Un giorno di fuoco (1963);  Pier Antonio Quarantotti Gambini con I giochi di Norma (1964); Marcello Venturi con Gli anni e gli inganni (1965); Giovanna Zangrandi con Anni con Attila (1966); Giovanni Comisso con Viaggi felici (1967).

Non meno degna di nota è la messe di opere che furono messe al vaglio dalla giuria nei dieci anni di vita del Premio, di cui portiamo in evidenza le cospicue rose dei finalisti (e l’indicazione di altri premi attribuiti talvolta dalla giuria):

1958 – Finalisti: Carlo Cassola, Un soldato-Rosa Gagliardi; Giuseppe Dessì, Isola dell’Angelo ed altri racconti; Carlo Montella, Ritratto spagnolo.

1959 – Finalisti: Luigi Berti, Storie di Rio; Beatrice Solinas Donghi, L’estate della menzogna; Giovanni Testori, Il ponte della Ghisolfa; Marcello Venturi, Vacanza tedesca. Miglior documentario a Di Gianni, Nascita e morte nel meridione (finalisti De Seta, I dimenticati, Caldano, Paese perduto, Mazzetti, A occhi chiusi, Gallo, Matrimonio segreto)

1960 – Finalisti: Gaetano Arcangeli, I passi notturni; Luigi Compagnone, L’onorata morte; Enzo Maizza, Coprifuoco; Eraldo Miscia, Chi cavalca la tigre; Mario Picchi, Roma di giorno; Renzo Rosso, L’adescamento; Camilla Salvago Raggi, La notte dei “mascheri”; Leonardo Sciascia, Gli zii di Sicilia; Pietro Sissa, La grande paura: tre storie italiane; Piero Spalletti, Una prigione di nebbia.

1961 – Finalisti: Libero Bigiaretti, I racconti; Alberto Del Pizzo, La gente del circo; Augusto Frassineti, L’unghia dell’asino; Giorgio Orelli, Un giorno della vita; Antonio Seccareccia, Le isolane; Beatrice Solinas Donghi, Natale non mio; Rolando Viani, Il mascalzone.

1962 – Finalisti: Luigi Bartolini, Passeggiata con la ragazza; Edith Bruck, Andremo in città; Ugo Facco De Lagarda, Cronache cattive; Tullio Kezich, L’uomo di sfiducia; Stelio Mattioni, Il sosia; Mario Rigoni Stern, Il bosco degli urogalli.

1963 – Prima rosa: Sebastiano Addamo, Violetta; Giuseppe Berto, Un po’ di successo; Alessandro Bonsanti, Racconti lontani; Manlio Cecovini, Farina fina e altri racconti; Adriana Noferi Curioni, I segni e le cose; Carlo Della Corte, Pulsatilla sexuata; Livia De Stefani, Viaggio di una sconosciuta; Mario Devena, Un requiem per Addolorata; Beppe Fenoglio, Un giorno di fuoco; Angelo Fiore, Un caso di coscienza; Emilio Garroni, La macchia gialla; Alberto Lecco, Vieni notte; Dario Ortolani, Elena e gli orsi; Carlo Scarfoglio, I racconti della torre; Enzo Siciliano, Racconti ambigui. Finalisti: Giuseppe Berto, Un po’ di successo; Alessandro Bonsanti, Racconti lontani; Beppe Fenoglio, Un giorno di fuoco.

1964 – Vincitore: Pier Antonio Quarantotti Gambini, I giochi di Norma. Miglior saggio sull’opera di Mario Puccini ex aequo a Giorgio Luti per Poetica e cultura di Mario Puccini e Emilio Pesce per Mario Puccini scrittore morale.

1965 – Rosa finale: Mario Bonfantini, La svolta; Sergio Civinini, Una sera con te; Luigi Davì, Il vello d’oro; Fulvio Longobardi, La fine del mondo; Alberto Spaini, La moglie di Noè; Marcello Venturi, Gli anni e gli inganni.

1966 – Rosa finale: Piergiorgio Bellocchio, I piacevoli servi; Eurialo De Michelis, Viaggio in carrozza; Tommaso Landolfi, Racconti impossibili; Dea Matacena, Metropoli; Enrico Panunzio, I signori scaduti; Giorgio Soavi, Sirena; Beatrice Solinas Donghi, L’aquilone drago; Giovanna Zangrandi, Anni con Attila.

1967 – Vincitore: Giovanni Comisso, Viaggi felici. Miglior saggio sull’opera di Mario Puccini ex aequo a Mario Isnenghi e Erasmo Valente.

Tutti i premi letterari hanno un inizio e, fatalmente, una fine, che nel migliore dei casi dipende dalla sua ragion d’essere. Solo qualche anno fa lamentavamo la mancanza di un sito web del Premio di Poesia “Spiaggia di Velluto”, poi tristemente finito. Così pure il “Puccini-Senigallia” che finì, giova ricordarlo, fra le polemiche. Lungi da noi proporne la rinascita, che oltre ad una sua propria ragion d’essere richiederebbe la volontà politica di un contributo pubblico e privato difficilmente esigibile in questo periodo di diuturna crisi, ma un po’ di riflessione, dopo circa cinquant’anni, anche solo una riflessione sulla narrativa italiana che il lascito di questo premio consente, crediamo si possa, e sia auspicabile, esigerla. 

 

 

Il vincitore del “Campiello Opera Prima” Matteo Cellini a Senigallia

Lunedì 22 luglio alle ore 21.30 sarà ospite nel cortile della Biblioteca Comunale di Senigallia lo scrittore marchigiano Matteo Cellini, tra i 12 finalisti al “Premio Strega” e vincitore del “Campiello Opera Prima” 2013 con il romanzo “Cate,io” (Fazi editore, 2013). In dialogo con lui Andrea Bacianini di LibriSenzaCarta.it.

LocandinaCellini2013

Matteo Cellini, trentacinquenne di Urbino, ha scritto con Cate, io (Fazi) un romanzo teso e potente, al quale non è estranea la radicalità di Federigo Tozzi e la tensione espressiva di Landolfi (due scrittori citati nel testo). Immaginate il nostro mondo, con il suo culto della fitness, visto da una obesa di diciassette anni. Appena esce di casa la sua identità scompare: non è più Caterina ma Cater-Pillar, Cate-Bomba, Cate-Ciccia, destinata a salvare tutte le altre perché gli toglie dalle mani la palma della più brutta, della più grassa, della più sola…“; “La sua impietosa lucidità, attraverso lo stile limpido e tagliente di Cellini, riesce a rappresentare il disagio più universale di tutti coloro che, grassi o magri che siano, si sentono comunque diversi, esclusi, mai accettati” (dalle lettere di presentazione al “Premio Strega” rispettivamente del critico Filippo La Porta e della scrittrice Paola Mastrocola).

Caterina affronta il mondo e la vita di provincia sempre sui binari di una fortissima autoironia e di un’acuta e sconsolante lucidità, con le quali mette a nudo in modo impietoso i propri e gli altrui (talvolta apparenti) difetti, munendosi di una spessa armatura da ‘guerra psicologica preventiva’. Perché l’importante è passare il più possibile inosservati ed evitare chi cerca di compatirti con la sua fin troppo generosa amicizia. Ma basterà il teso e deformante cinismo del suo sguardo a permettere a Caterina di superare indenne la festa dei 18 anni?

“Opera di forte maturità e di elegante felicità stilistica, ‘Cate, Io’ di Matteo Cellini (Fazi editore) racconta con leggerezza la condizione sofferente propria di chi, diciottenne e smisuratamente obesa, si trova a fare i conti non solo con se stessa e il proprio fisico, ma anche con una famiglia di autentici “eroi della dismisura” (dalla motivazione per l’assegnazione del “Campiello Opera Prima” 2013).

Matteo Cellini è nato a Urbino nel 1978, vive a Urbania e insegna lettere in una scuola media. Cate, io è il suo primo romanzo.

Per maggiori informazioni: la pagina dedicata alla presentazione sul sito web della Biblioteca di Senigallia