Lunedì 22 luglio alle ore 21.30 sarà ospite nel cortile della Biblioteca Comunale di Senigallia lo scrittore marchigiano Matteo Cellini, tra i 12 finalisti al “Premio Strega” e vincitore del “Campiello Opera Prima” 2013 con il romanzo “Cate,io” (Fazi editore, 2013). In dialogo con lui Andrea Bacianini di LibriSenzaCarta.it.
“Matteo Cellini, trentacinquenne di Urbino, ha scritto con Cate, io (Fazi) un romanzo teso e potente, al quale non è estranea la radicalità di Federigo Tozzi e la tensione espressiva di Landolfi (due scrittori citati nel testo). Immaginate il nostro mondo, con il suo culto della fitness, visto da una obesa di diciassette anni. Appena esce di casa la sua identità scompare: non è più Caterina ma Cater-Pillar, Cate-Bomba, Cate-Ciccia, destinata a salvare tutte le altre perché gli toglie dalle mani la palma della più brutta, della più grassa, della più sola…“; “La sua impietosa lucidità , attraverso lo stile limpido e tagliente di Cellini, riesce a rappresentare il disagio più universale di tutti coloro che, grassi o magri che siano, si sentono comunque diversi, esclusi, mai accettati” (dalle lettere di presentazione al “Premio Strega” rispettivamente del critico Filippo La Porta e della scrittrice Paola Mastrocola).
Caterina affronta il mondo e la vita di provincia sempre sui binari di una fortissima autoironia e di un’acuta e sconsolante lucidità , con le quali mette a nudo in modo impietoso i propri e gli altrui (talvolta apparenti) difetti, munendosi di una spessa armatura da ‘guerra psicologica preventiva’. Perché l’importante è passare il più possibile inosservati ed evitare chi cerca di compatirti con la sua fin troppo generosa amicizia. Ma basterà il teso e deformante cinismo del suo sguardo a permettere a Caterina di superare indenne la festa dei 18 anni?
“Opera di forte maturità e di elegante felicità stilistica, ‘Cate, Io’ di Matteo Cellini (Fazi editore) racconta con leggerezza la condizione sofferente propria di chi, diciottenne e smisuratamente obesa, si trova a fare i conti non solo con se stessa e il proprio fisico, ma anche con una famiglia di autentici “eroi della dismisura” (dalla motivazione per l’assegnazione del “Campiello Opera Prima” 2013).
Matteo Cellini è nato a Urbino nel 1978, vive a Urbania e insegna lettere in una scuola media. Cate, io è il suo primo romanzo.
Per maggiori informazioni: la pagina dedicata alla presentazione sul sito web della Biblioteca di Senigallia
Caro Matteo, è stata una serata molto bella e costruttiva quella nel cortile della biblioteca… tuttavia avendo io conosciuto una ragazza simile alla tua Caterina, ma dal volto bellissimo, non ho potuto fare a meno di porre pubblicamente gli interrogativi che hai ascoltato… e quella ragazza ha ora un fascino speciale perchè ha saputo sublimare (per dirla con Freud) i suoi difetti… ora è per tutti una donna come, secondo me, è speciale anche la tua Caterina. Qualcuno mi ha rimproverato di non avere compreso le motivazioni del tuo scritto, ma non è così! Il fatto è che io sono convinto che il tuo libro dovrebbe avere un seguito, che a mio avviso avrebbe un valore morale e sociale molto iportante… perchè, vedi, ci sono difetti fisici di fronte ai quali non c’è pietà , ma solo crudeltà … se uno nasce senza un braccio gli dicono poverino (quasi sempre), ma se uno è ciccione può essere solo sfottuto e preso in giro… e chi lo fa non si preoccupa della sua crudeltà … (l’inferiore viene creato per sentirsi superiori) io penso che tu dovresti scrivere “IL RISCATTO DI CATERINA”… Però un grande grazie a Te, Andrea e Paolo… Beppe