Torino, 26/9/92
Gentile Signora,
le sono veramente grata per avermi mandato la sua tesi di laurea. Ho letto il suo lavoro con grande interesse e commozione e ho ammirato la sua preparazione e la sua grande sensibilità .
E’ stato certo un lavoro difficile, perche’ l’opera poetica di mio marito è stata studiata solo marginalmente, ma forse proprio per questo lei ha potuto esprimere più liberamente il suo giudizio, senza essere condizionata dagli scritti di altri studiosi.
Molti complimenti per la lode, veramente meritata, e molte congratulazioni per la nascita della sua bella bambina, che le darà tanta gioia e tante soddisfazioni e a cui auguro affettuosamente ogni bene.
Ancora grazie per aver dedicato tanto studio alle poesie di mio marito e per averne compreso così intimamente il significato.
Lucia Levi
Così scriveva Lucia Levi, moglie dello scrittore Primo Levi, ad Anna Cristina Pellegrini, autrice della tesi di laurea dal titolo “Primo Levi: L’osteria di Brema” che LibriSenzaCarta ha il piacere di pubblicare oggi.
Lo studio (relatrice: la prof. Teresa Ferri, dell’Università di Urbino) si concentra su una parte della produzione letteraria del grande scrittore torinese, la poesia. Il testo della Pellegrini è stato solo oggi convertito in formato digitale, ed è liberamente disponibile a questo indirizzo.
Primo Levi: L’osteria di Brema, tesi di Laurea di Anna Cristina Pellegrini [formato PDF, 89 pagine, 350 KB]
Anna Cristina Pellegrini
Primo Levi: l’osteria di Brema
E-Book PDF: Open in New Window | Download
complimenti anna cristina…..
davvero esauriente e ben leggibile….
Il giorno 11 aprile saranno 20 anni dall’oscuro momento il cui Primo Levi ha chiuso la sua esistenza terrena. Lo ricorda oggi l’iserto ‘domenicale’ del Sole24ore annunciando varie iniziative tra cui quella di Radio Tre Rai che da domani fino al 20 proporrà su RadioTreSuite tutti i giorni alle ore 20 in dieci puntate “Io sono un centauro. Vita di Primo Levi” di Marco Belpoliti che è il curatore delle “Opere” per la Einaudi.
Interessante lo stralcio di un intervista con la sua traduttrice belga Catherine Petitjean di cui è appena uscito un volume, specie per la parte che riguarda le modalità di composizione.
Come sempre, non si parla della poesia, ma dei suoi romanzi.
Come ricorda il commento precedente un paio di giorni fa è stato l’anniversario della morte di Primo Levi.
Aggiungo che Ernesto Ferrero ha scritto il 1° aprile su “la Stampa” un bell’articolo.
Sempre su “La Stampa” si può consultare un ricco dossier con una decina di contributi; per chi fosse interessato: http://www.lastampa.it/dossier/primolevi.
Ecco il mio commento, solo per questa segnalazione.
http://librisenzacarta.it/2008/03/21/le-geografie-di-primo-levi/
[Al Primo e all’Ultimo. Un sogno e un brindisi di Capodanno.
Che l’osteria rimanga aperta fino a tardi, Primo, e il vino sia come dev’essere: di quello buono, che si faccia bere. Il caminetto è acceso, fammi un po’ di posto sulla panca. Fammi sedere. Così, bene. Cantiamo. Cantiamo quella canzone bella, della strega, oppure quella delle lucciole di giugno, delle Lucie che mancano. Poi, se avremo voglia di silenzio, il pescatore Pietro racconterà una storia, di quelle che soltanto lui conosce e ancora le ricorda, per fortuna. Prima dell’alba ci saluteremo, baci e abbracci. Come fra giovani, in pace di memoria.
A te, Primo, questo primo giro: onore al nome.
All’Ultimo di Birkenau, adesso: all’Uomo semplicemente, caparbiamente umano, che mi ferì il cuore, da ragazzo.
A un anno lungo un attimo, che è la durata giusta.
E alla faccia della nostalgia, quando è vigliacca. Che non ci freghi mai.]
(effemar aNobii scritto il Jan 31, 2011)
Grazie per il tuo commento, anzi per il tuo omaggio a Primo Levi