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Libero studio in libera rete

ovvero: se alla Soprintendenza interessasse un blog…

… e un blog su internet

“Non risulta che il suddetto abbia mai scritto sull’argomento, a parte alcuni articoli sulla stampa locale: Voce Misena, Sestante, l’Eco ecc., e un blog su internet…”

Questa è la citazione che Lorenza Mochi Onori, Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delle Marche con sede a Urbino, ci regala in una nota al Corriere Adriatico del 24 giugno scorso, pur velata di pudore sufficiente ad eclissare il nome. Il suddetto è l’obiettivo dei suoi strali, Flavio Solazzi, medico emerito e studioso di storia senigalliese; l’argomento Giovanni Anastasi, concittadino pittore del Seicento le cui opere restaurate sono in mostra in questi giorni in Palazzo Mastai e nella Pinacoteca Diocesana, a Senigallia. Il blog su internet invece siamo noi, Librisenzacarta.it, che abbiamo Flavio come apprezzato collaboratore e Anastasi come oggetto di alcuni suoi scritti che costituiscono la più ampia raccolta che sia mai stata pubblicata sul pittore senigalliese. (… continua a leggere ‘Libero studio in libera rete’)

Vito Procaccini Ricci: appunti per una biografia

Quella che Leonardo Badioli ha chiamato “appunti per una biografia” è di fatto una (crediamo unica) raccolta organica di informazioni su Vito Procaccini Ricci, scienziato naturalista sette-ottocentesco nato a Senigallia e noto per l’importante collezione di reperti fossili delle Marche e del Senigalliese in particolare.

Il lavoro di Leonardo Badioli, edito da LibriSenzaCarta.it, è scaricabile gratuitamente a questo indirizzo.

Ittiolite proveniente dalla collezione Procaccino Ricci (Virginio Villani e Mauro Furlani, 2006)

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Antonio Santinelli

Antonio SantinelliEra più o meno in questi periodi, dieci anni fa, che Antonio Santinelli preparava le sue maschere per la rappresentazione di un testo teatrale, in volgare trecentesco, scritto a dieci mani dai “Sensibili di Castracane”. Nome sorto da una contingenza per definire un insieme di persone, racchiuse in un arco generazionale di oltre trent’anni, differenti in tutto, salvo nell’esigenza, o nel piacere, di condividere e di crescere all’interno di una necessità creativa.

Sul palco, o nei giornali, le presentazioni si assomigliavano descrivendoci come “amanti della penna, alcuni anche dei pennelli, altri degli strumenti musicali senza esclusione della voce, utilizzata nel canto e nel teatro”.
I Sensibili di Castracane, che nacquero più come luogo che come gruppo, vissero poi dentro uno stretto e fecondissimo legame.

Di quel testo teatrale Antonio aveva scritto una scena assieme al suo compagno di pennello Franco Lorenzetti. Dieci autori per un’opera che faceva tutt’uno di storia e stile. (… continua a leggere ‘Antonio Santinelli’)

Macchine celibi

A dieci anni dalla scomparsa ricordiamo o conosciamo Antonio Santinelli anche grazie alla mostra antologica che, a partire dal 13 luglio, gli dedicano i suoi (e nostri) “Sensibili di Castracane“, insieme all’AMAT e a varie istituzioni.

LibriSenzaCarta vuole fare la sua parte; da un’idea di Roberto Rocchetti e Leo Badioli, rendiamo pubblica la tesi di laurea di Antonio, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1991.

Umanizzate, erotiche, fantascientifiche, le “Macchine Celibi” di Antonio, artista poliedrico, pittore e scrittore senigalliese, sono disponibili qui per una libera e completa lettura.

Antonio Santinelli - “Macchine celibi” (copertina, miniatura)

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Un anno senza carta

Ieri abbiamo festeggiato il primo anno di vita di questo blog. A farlo, oltre alla “redazione”, moltissimi amici che in questi dodici mesi hanno contribuito alla fioritura di questa nostra idea.

Un grazie di cuore a tutti gli intervenuti, e in particolare a Michele per le sue foto che volentieri ripubblichiamo.

Il primo compleanno di LibriSenzaCarta (foto di Michele Pinto)Il primo compleanno di LibriSenzaCarta (foto di Michele Pinto) Il primo compleanno di LibriSenzaCarta (foto di Michele Pinto)

“Invisibile” di Carla Vasio

invisibile.jpgCredo di essere stata fortunata nelle occasioni – volute o casuali – che mi hanno fatto conoscere dei libri. Non ricordo delusioni. Quando inizio un testo lo affronto molto seriamente, mi ci immergo, lo scruto in profondità, assaporo ogni frase, ogni parola, cerco di capire l’autore, ma anche di ritrovarci parti di me stessa.

Qui ringrazio l’amico Franco Porcelli, che mi ha proposto di parlare di “Invisibile”, che rispecchia Carlotta Vasio come la conosco io: sensibile e delicata, e insieme rigorosa e forte.

Il nostro primo incontro è stato di qualche minuto, per la strada, più di un anno fa; un incontro a quattro, io e lei figure di margine. Non ci siamo riviste fino a questa estate, inizialmente in momenti occasionali – incrociate verso il mare o per il Corso, all’inaugurazione del Foro Annonario -, ma ci siamo sentite presto in sintonia ed è nata una profonda amicizia. Quando ho scoperto che questa Veneziana, che risiede a Roma e che ha adottato (direi con passione) Senigallia, è una scrittrice, mi sono riproposta di leggere qualcosa di suo. Empatia? Carlotta mi ha regalato “Invisibile”. (… continua a leggere ‘“Invisibile” di Carla Vasio’)