Dai racconti di Fioravante Fornaroli, la farina sull’acqua, l’imperatore sul pagliaio e altre storie
articolo già apparso su “L’Eco” di novembre
Fioravante Fornaroli è un distinto signore senigalliese la cui esistenza ha attraversato buona parte del ‘900. Attento ed acuto osservatore dei piccoli fatti e delle grandi storie con i quali si è incrociato nella sua esistenza, ne ha conservato una lucida e dettagliata memoria e questo, unito ad una certa propensione al racconto, ne farebbe l’ideale compagno di viaggio in uno di quegli interminabili spostamenti in treno, tipo Milano – Reggio Calabria. Anche perché il Fornaroli non è un elegante novellatore, ma un esemplare tipico della trasmissione orale di fatti veramente occorsi. Quelle che più ci hanno interessato sono le piccole storie cittadine, che sono le più facili a cancellarsi dal ricordo comune e quindi altamente deperibili e destinate a scomparire dalla tessitura di una storia della collettività .
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Caccia alla corrispondenza privata di Luciano e Alessandrina Bonaparte, 1855 – Intrigo internazionale a Senigallia
Articolo già apparso su “L’Eco” di ottobre
Alessandrina Bleschamp, moglie di Luciano Bonaparte, muore colpita dal colera nella residenza sita sulla collina del Cavallo a Senigallia nel pomeriggio del 12 luglio 1855. Le sono stati impartiti i Sacramenti ed anche la Benedizione Apostolica. La salma, come da precise e dettagliate indicazioni della defunta, verrà traslata a Canino per essere sepolta nella cappella-sacrario dei Bonaparte fatta erigere dalla stessa Principessa.
Ad interessare le cancellerie europee e ad agitarne particolarmente alcune, non saranno le vicende dei resti mortali di Alessandrina, bensì le sue disposizioni testamentarie. La defunta aveva lasciato ai figli solo la parte legittima e nominato erede universale una nipotina nonché sua figlioccia, Luciana, figlia di sua figlia Maria e del conte Vincenzo Valentini di Canino. Come esecutore testamentario la principessa aveva designato il notaio Battaglioni di Senigallia.
A preoccupare i diplomatici non potevano essere le eventuali beghe conseguenti all’assegnazione e alla distribuzione dei beni ereditari, che, seppure ridotti, certificavano i passati splendori della coppia Luciano Bonaparte – Alessandrina Bleschamp.
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Pubblicato da Valeria Bellagamba il 5 Dicembre 2007
in segnaliamo.
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Nell’ambito della rassegna Scripta Volant, giunta alla sua quinta edizione, il Centro Sociale Saline di Senigallia, in collaborazione con il locale gruppo di Italia Nostra, che ha promosso l’iniziativa, propone tre incontri sulla storia urbanistica della città , un’occasione per far conoscere un aspetto poco noto, ma estremamente interessante, della storia cittadina.
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Pubblicato da Gabriela Solazzi il 2 Dicembre 2007
in racconti.
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C’è chi al mattino trova cappuccino e brioche; qualche tempo fa io e Flavio al nostro risveglio aprendo la posta in internet abbiamo avuto una diversa gradevolissima sorpresa: il nostro amico Leo ci aveva inviato un bellissimo racconto. Ottenuta la sua approvazione, ci è piaciuto condividere questa storia con i lettori dell’Eco, che l’ha pubblicata in due puntate nei numeri di ottobre e di novembre, e che ora chi vorrà potrà ritrovare qui nel nostro sito.
Ringraziamo ancora l’artista senigalliese Andrea Mattiussi, che ha preparato appositamente per noi i due originali disegni di Arianna, collaborando all’idea con entusiasmo.
di Leonardo Badioli
LA CORONA DI ARIANNA
(Corona Boreale)
Quello che separa un giorno dall’altro è un tempo smisurato. Non lo scandiscono i passi e le azioni degli uomini, ordite, motivate, precise. Il tempo batte liquido sulla spiaggia di Nasso come in ogni altro luogo, scivola via come un fiume, o finge un oceano: accumulo d’ombre scolpite nel lento galleggiare delle geometrie del cielo.
Mentre ogni cosa dorme, la mente esce dal suo alveo e vaga senza ostacolo, senza ritegno; conosce tremori, scoscendimenti e gioie purissime che il giorno nemmeno avvicina. Poi a volte dimentica di ritornare, si perde chissà dove come le tracce di un animale tra le foglie; non rimane, al risveglio, che il pensiero concreto, positivo, opportuno. Si può essere molto diversi, la mattina seguente.
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Articolo già apparso su “L’Eco” di novembre
Una mattina camminavo con la mia solita fretta in centro e passando in via Fratelli Bandiera, davanti al Convento dei Servi di Maria, sono rimasta colpita
nel vedere sull’austero elegante portone un fiocco celeste. Lì per lì la cosa mi è sembrata strana, però mi son subito ricordata che Padre Giuliano vi ospita alcune famiglie straniere. Ho provato una certa emozione davanti a quel segno che mi sembrava il trionfo delle dure lunghe battaglie del Priore per impedire che un luogo simbolo di Senigallia facesse la fine di altri. Sarà stato anche grazie alla giornata luminosa, ma quel fiocco celeste mi riempiva di gioia: una vita nuova è (o dovrebbe essere) sempre sinonimo di continuità , di speranza, di fiducia nel futuro. Nella nostra città il 23 settembre è nato Giulio Pyndykivskyy, un bellissimo bimbo bruno dai penetranti occhi scuri, i cui genitori sono arrivati a Senigallia dall’Ucraina circa otto anni fa.
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