Pubblichiamo tre poesie di Carmela Nastro presenti nell’antologia “Giovani Poeti Leggono… Carlo Antognini”, edita da peQuod.
È stato un tempo proficuo il laboratorio per Carmela Nastro, nativa di Gragnano (Napoli) e residente a Chiaravalle. Da una iniziale scrittura amatoriale, avvertita la necessità di condensare la sua espressività , ha caparbiamente lavorato producendo una incredibile quantità di testi, chiedendo puntualmente suggerimenti e pareri. Il risultato è che, abbandonato il dettaglio descrittivo, è passata a un nitore ammirevole, e da uno stile edulcorato a una misura più breve e sintetica.
Senza rinunciare alla trasparenza formale e contenutistica, la Nastro ha trovato la sua voce leggera e polita. Ma soprattutto ora la voce è sua. Questa disciplina formale l’ha condotta ad esplorare il suo mondo di sapiente affettività : ci ha comunicato le piccole grandi verità di sempre e di tutti con limpidità di sguardo e di sentire. Anche in lei la poesia ha trovato i suoi sentieri, le sue linee per le sue corse e i suoi zampilli. Come la musica. Una stessa musica non si fa diversamente uguale negli strumenti con cui viene suonata?
(Fabio Maria Serpilli)
Partenza
Si fonde il dolore
in un caldo abbraccio
fra il tremolio delle parole,
ci dividono sguardi
in una gelida notte.
A Giorgio
Perde i giorni la vita
come la rosa
i suoi petali…
FatalitÃ
Con un bacio
ti ha rapito
e col pensiero
ti ha tradito…
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2 Risposte a “L’usignolo della consolazione”