di Aniello Dell’Aversana; letta da Mauro Pierfederici; musiche eseguite da Lara Schiaroli (arpa celtica) e Roberto Chiostergi (chitarra).
Poesia finalista al Concorso di Poesia “Cesare Vedovelli”.

Dinto e me’ sé fermata
a sulagna,
chillu spanteco cà mette
n’croce e jurnate
e na vita fatta solamente
e muimenti.
Sultano e fatti acieveri,
cunzolano stu spireto
scutuliato do via vai
de’ fatti uno appresso a nato,
senza a fregola ammica
ca tess’accumpagnà pà vita.

(traduzione)

Dentro di me sosta la solitudine.
Quello spasimo, che tormenta
le ore giornaliere di una vita
fatta di momenti.
Solo i ricordi acerbi
consolano quest’animo:
scosso dalla sequenza degli eventi,
che si susseguono, senza la
fregola amica, che
dovrebbe accompagnarmi
nel mio cammino.

di Aniello Dell’Aversana; letta da Mauro Pierfederici; musiche eseguite da Lara Schiaroli (arpa celtica) e Roberto Chiostergi (chitarra).
Poesia finalista al Concorso di Poesia “Cesare Vedovelli”.

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