L’Associazione per il Premio Italo Calvino è lieta di rendere noti i nomi dei finalisti della XXVIII edizione:
Daniel Di Schuler, Alberto Kappa. Note di un risveglio
Carlo Loforti, Il calcio è un bastardoÂ
Federico Muzzu, Condizioni di frattura
Alessandro Tuzzato, L’inutilità dei buoni
Veronica Galletta, Le isole di Norman
Massimo Franceschelli, Italia
Cristian Mannu, Maria di Ãsili
Valerio Callieri, Teorema dell’incompletezza
Yasmin Federica Incretolli, Ultrantropo(rno)morfismo
La giuria della XXVIII edizione è composta da Paolo Giordano, Dacia Maraini, Francesco Permunian, Fabio Stassi e Chiara Valerio.
Il vincitore sarà proclamato nella cerimonia di premiazione che avrà luogo a Torino il 26 Maggio 2015 alle ore 17.30 presso il Circolo dei Lettori in via Bogino 9.
PREMIO ITALO CALVINO – 28a EDIZIONE
COMUNICATO DELLA GIURIA
La Giuria decide di assegnare il premio ex aequo ai romanzi Maria di Ãsili di Cristian Mannu e Teorema dell’incompletezza di Valerio Callieri. Maria di Ãsili si colloca con timbro originale nel solco della sempre viva e fruttuosa tradizione sarda: testo denso e compiuto, dal sorprendente respiro metrico, fatto di una polifonia di voci, tra le quali si staglia quella della protagonista, una donna che, nel tragico inanellarsi degli avvenimenti, incurante degli interdetti sociali, segue la legge del desiderio. Teorema dell’incompletezza con spirito fresco e ardimentoso, avvalendosi di una variegata tastiera linguistica, affronta in modo documentalmente inappuntabile uno scorcio di storia italiana, gli anni del conflitto sociale e del terrorismo, in stretto intreccio con la realtà desublimata e postpolitica di oggi, un presente nel quale il fantasma del passato si insinua con effetti perturbanti.
Una menzione speciale della Giuria va ad Alberto Kappa. Note di un risveglio di Daniel di Schuler. Un oggetto misterioso, stratificato, enciclopedico, racchiuso nel tempo di un risveglio mattutino, dall’apparente tratto divagante e dall’attitudine giocosa, che, senza parere, dispiega con ingegnosità , attraverso l’occhio di un uomo qualunque, una storia antropologica dell’Italia dagli anni sessanta ad oggi.
Una seconda menzione speciale della Giuria va a Ultrantropo(rno)morfismo di Yasmin Incretolli, romanzo fieramente «ultrasperimentale», che, in una sorta di esibita estetica del disagio e della sgradevolezza, persegue l’estremo. Gli esiti sovente inediti ed efficaci dell’ardua scelta stilistica e l’intensità della passione adolescenziale narrata rendono il testo della giovanissima autrice un’interessante scommessa.