La presentazione del libro è stata rinviata, causa neve, a data da destinarsi.
Venerdì 10 febbraio, alle ore 17, sarà protagonista della rassegna Sognalibro, alla Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia, il romanzo Traversine (Aras Edizioni, 2011) di Massimo Conti.
Presenterà l’incontro Antonio Maddamma di LibriSenzaCarta.
Tre viaggi in uno solo. Ecco a cosa ci invita Massimo Conti con il suo romanzo Traversine. Un viaggio ideale sulle orme di quello reale, compiuto dall’autore-narratore in “50 km a piedi da Fano a Urbino lungo la ferrovia Metaurense” (come recita il sottotitolo) ormai abbandonata; un viaggio nel recente passato, sostenuto da un dialogo a più voci a bordo della littorina sulla linea ferroviaria ancora attiva (sarà soppressa nel 1987); un viaggio nella storia della Val Metauro, talora lontana, come quella evocata in un fantastico dialogo fra le anime di due soldati uccisi nella battaglia del Metauro del 207 a.C (con echi da Catullo e Properzio), talora vicina, quella delle dismissioni delle fabbriche novecentesche all’alba del postmoderno, in un paesaggio a tratti ferito, a tratti intatto, nel quale le voci nostrane di Fabio Tombari, Sergio Anselmi, Gabriele Ghiandoni e Paolo Volponi si innestano a visioni fumettistiche bonelliane e a suggestioni cinematografiche da Sergio Leone e Woody Allen. Ed è questo, a nostro parere, il viaggio più caro all’autore. Un petit voyage, compiuto da un bolognese che vive a Fano da vent’anni, ma è ancora considerato un “forestiero”, su un percorso non troppo distante dal tracciato dell’antica Flaminia, con uno spirito non dissimile dai viaggiatori stranieri settecenteschi e ottocenteschi: ne sono prova lo stupore e l’indignazione, il gusto per la citazione letteraria, la tendenza alla digressione, l’acribia documentaria botanica e zoologica che accompagnano la narrazione. Ma in un paesaggio quasi sempre modificato dall’uomo, nel quale si mescolano resti archeologici classici e industriali, vecchi e nuovi insediamenti, e sul quale si alternano dimenticanza e sfacelo, reticenza e denuncia sociale. Se l’autore, partito con fiducia brechtiana, vede cadere man mano la speranza che l’antica ferrovia risorga, non però si rassegna a voler perdere, in questo paesaggio, d’accordo con Paolo Rumiz, “l’ultimo treno per il bello”.
Massimo Conti, laureato in Scienze Sociologiche, attualmente lavora pressp una cooperativa sociale. Traversine. 50 km a piedi da Fano a Urbino lungo la ferrovia Metaurense è la sua prima opera narrativa. La nuova edizione è arricchita da un’appendice fotografica a colori.
Un libro che ti prende fin dall’inizio e che non smetteresti mai di leggere: dialoghi e incontri esilaranti. Una valle del Metauro come non l’avevo mai conosciuta.
Cristina
Ci saremo! 🙂