Cosa vuole che si capisca in 90 anni? Per dire parole che valgano la pena bisognerebbe almeno averne 900, di anni (Andrea Zanzotto)
Appena una settimana fa ne avevamo celebrato i novant’anni, oggi, con immensa tristezza, apprendiamo della sua morte. Andrea Zanzotto ha lasciato questa terra, gli auguriamo buon viaggio e in modo particolare gli auguriamo di ritrovare quel paesaggio tanto amato che aveva visto distruggere intorno a sé.
Addio uomo forte e gentile, immaginifico poeta.
Andrea Zanzotto e la poesia del paesaggio, dai Rai Cultura
Zanzotto parla del paesaggio nel film intervista con Marco Paolini, Ritratti, per la regia di Carlo Mazzacurati (2007): guarda un estratto qui.
I grandi se ne vanno mentre un intero Paese si frantuma…
Ave, poeta, atque in perpetuum vale.
Parole umili, uscite per voce che non vuole perdersi in ciò che distrugge ma elevarsi nelle cose buone e permanenti, indissolvibili, valide per sempre.
T’ho ascoltato e letto. M’hai permesso di trovare un amico. Non il dissimile, nè il simile, nella tua poesia, ma semplice verità .
Sei stato puntuale anche nell’andare. Hai permesso a chi ti ama di onorarti e festeggiarti, in tanti modi, in atti pubblici ed in gesti privati. Là , dove ovunque tu sia, ci sarà luce sufficiente al vedere perchè porterai bellezza, nessun bagaglio, solo ciò che resta.Di buono. E non è poco…
Un omaggio ad Andrea Zanzotto sul blog della casa editrice Nuova Dimensione
http://www.nuova-dimensione.it/?p=372
(grazie a Davide Sapienza per la segnalazione!)