Cousteau – Last secret of the sea
(dall’album “Sirena”, Palm Pictures 2002)
La musica
La musica sovente mi prende come un mare!
Alla mia pallida stella
sotto una volta di bruma o in mezzo al vasto etere
drizzo la vela;
con il petto proteso, i polmoni dilatati
gonfi come tela,
scalo le groppe delle onde accavallate
che la notte mi vela;
sento vibrare in me tutte le passioni
d’una nave che lotta;
il vento buono, la tempesta e le sue convulsioni
sopra l’immenso abisso
mi cullano. Altre volte, calma piatta,
specchio enorme alla mia disperazione!
La musique
La musique souvent me prend comme une mer!
Vers ma pâle étoile,
Sous un plafond de brume ou dans un vaste éther,
Je mets à la voile;
La poitrine en avant et les poumons gonflés
Comme de la toile,
J’escalade le dos del flots amoncelés
Que la nuit me voile;
Je sens vibrer en moi toutes les passions
D’un vaisseau qui souffre;
Le bon vent, la tempête et ses convulsions
Sur l’immense gouffre
Me bercent. D’autres fois, calme plat, grand miroir
De mon désespoir!
(Charles Baudelaire – Les fleurs du mal)
La musica quale
barocca oppure altra
appena appena nata
in testa nel 6oo a sconosciuto napoletano che sentiva vibrare la sua mente tremare ogni parte del suo corpo ed impazzire quasi ogni fibra del corpo suo
La musica quale
quella che ti dà coraggio nella buia notte come nel profondo mare dopo il naufragio
mentre nel cielo orribile vedi tagliare fulmini anche i pensieri di un dio mitologico
allora invochi bevi e ti strozzi alzi le mani ti arrendi ed affondi nel buio profondo sino a toccare gli abissi ove non saprai cosa potresti trovare
la musica
funerea che accompagna la tua mia nostra dipartita per il dove sconosciuto
mentre le onde sopra si spaccano attorcigliano non saprai chi piangerà per te
se ci saranno esequie
pare musica pure il silenzio della notte nel cimitero ebraico
su nella collina
laggiù dove non spunta il sole
musica è sensazione tutta anche la piega di un fiore che ad occhio nudo nessuno vede
musica
quale
perchè esiste poi
se questa è vita
io non so.
dario.
Segue un moto ondoso
dolce
come le vibrazioni di questo flauto
da cui il soffio dell’anima mia
s’espande
e irradia una danza
che sa di passeggiate notturne
sotto al chiaro di luna
solitario tra gli alberi