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Senigallia 2.0: il lavoro nel web

Senigallia 2.0

Serata molto interessante quella di giovedì 23 aprile a Senigallia 2.0. Davvero un peccato che l’evento si sovrapponesse ad altri in città, in primis al concerto di solidarietà per l’Abruzzo presso il teatro la Fenice, garantendo così poca affluenza di pubblico (in pratica poco più degli “addetti”). Un peccato anche perché in tema del lavoro, specie in questo periodo di crisi economico-finanziaria, ci sarebbe molto da dire. E da fare.

Ospite della serata è stata Eleonora Voltolina, giornalista, blogger ed ora responsabile del sito Repubblicadeglistagisti. E’ davanti agli occhi di tutti la frequenza degli stage con i quali i (più e meno) giovani hanno a che fare all’inizio (si spera solo all’inizio) del loro ingresso nel mondo del lavoro. Nel suo nuovo sito, che incorpora parte del suo precedente blog, Eleonora, sostenuta dalle proprie esperienze professionali e grazie alle segnalazioni di numerosi stagisti diplomati e laureati, ha stilato una vera e propria classifica degli stage. Certamente un’ottima moneta da spendere sul web. Non ci sono sfuggite però le due facce delle moneta.

Se da un lato infatti il sito appone una sorta di bollino blu sugli stage delle aziende (bollino ok stage), dall’altro richiede precise garanzie alle aziende che tutelino gli stessi stagisti. In un comune interesse di spendibilità di questa “valuta” risulta così chiaro l’intento del sito di creare una sorta di feed back positivo nelle aziende che hanno già accettato ed in quelle che in futuro vorranno accettare una carta dei diritti dello stagista, volta da un lato a colmare una evidente labilità normativa e dall’altro a cercare di arginare il far west degli abusi. Ai nostri dubbi e alle obiezioni di Franco Giannini sul reale funzionamento di un tale meccanismo, che potrebbe giocare su millantate garanzie delle aziende e su una sorta di falsa reciprocità fra le stesse ed il sito, Eleonora ha ribadito che il sito concede tale bollino salvo poi revocarlo in caso di violazioni o mancati accertamenti; il fatto poi che si richiede alle aziende di accettare un carta dei diritti dello stagista oltre i cosiddetti doveri di legge, è quel qualcosa in più che, a parere di Eleonora, può servire ad evitare quella sorta di “corto circuito”; altro fatto positivo è l’adesione tanto di grandi multinazionali quanto di piccole e medie aziende, il che fa ben sperare su entrambi i fronti. Alle domande di Valeria Bellagamba sull’attenzione suscitata nel mondo politico dalle iniziative del blog, Eleonora ha citato Michel Martone e Pietro Ichino, con la sua interrogazione sui superstage promossi dalla Regione Calabria, ma ha ribadito che secondo lei la politica non è ancora matura per una ridefinizione normativa degli stage.

Secondo relatore è stato Marco Scaloni, ingegnere elettronico e programmatore presso l’Aethra, tra i fondatori di LibriSenzaCarta, che ci ha parlato di alcuni siti cerca/trova lavoro, di motori di ricerca dedicati ed infine del ruolo di un social network come Linkedin, del quale ha ampiamente discusso, mettendone in chiaro pregi e difetti.

Ultimo dei relatori è stato Gianluca Antoni, psicologo senigalliese, già impiegato presso l’Informagiovani, autore con Nicola Giaconi di due libri sul tema dell’orientamento nel mondo del lavoro e del sito Trovareillavorochepiace. Dopo averci parlato dei due momenti fondamentali che precedono la vera e propria ricerca del lavoro, definiti bilancio delle competenze e ricerca informativa, Gianluca ci ha detto di come, una volta giunti sulla soglia del mercato del lavoro, proprio per evitare la generica velleità dei nostri falsi interessi (alla quale è alimento la bulimia da titoli e stage, che ritarda l’ingresso di un giovane nel mondo del lavoro), occorra invece puntare a precise competenze inserite in precise prospettive lavorative (le cosiddette nicchie) ; cercare di trovare il lavoro che piace è tutt’altro che una chimera, anzi il modo giusto per giocare la propria carta. Significativa e funzionale, specie  in questo periodo, l’immagine dell’iceberg: la parte vista del mercato del lavoro è sicuramente più piccola di quella sommersa e spesso insondata.

Stimolati da Andrea Garbin, che rilevava le numerose asimmetrie, anche per le diverse competenze, dell’orientamento nel mondo della scuola, Eleonora Voltolina, portandoci l’esempio dell’istruzione in Svizzera dove l’orientamento scolastico è stato affidato ad un ufficio permanente, ci ha riferito le critiche mosse a questo sistema, visto come autoritario e coercitivo delle coscienze, laddove, secondo Gianluca Antoni, proprio il ritardo delle scelte e le non-scelte pesano ancor più sul futuro lavorativo.

3 Risposte a “Senigallia 2.0: il lavoro nel web”


  1. 1 Giuseppe D'Emilio Apr 26th, 2009 at 6:49 pm

    È stata una serata davvero molto interessante; peccato che, come già osservato, non ci fossero i… destinatari 🙁

  2. 2 DARIO PETROLATI Apr 27th, 2009 at 7:17 am

    SEPPUR LONTANO,
    HO SEMPRE IL COMUNE PREZIOSO AMICO FRANCO GIANNINI CHE MI TIENE INFORMATO DI OGNI VOSTRA INTELLIGENTE UTILE INIZIATIVA.
    BRAVI RAGAZZI/E
    NON DEMORDETE.
    AUGURI SEMPRE
    dario.

  3. 3 Valeria Bellagamba Lug 4th, 2009 at 5:27 pm

    Qui l’intervista che Eleonora Voltolina della “Repubblica degli stagisti” ha fatto al nostro Marco Scaloni:
    http://www.repubblicadeglistagisti.it/article/social-network-delle-mie-brame-come-trovo-il-lavoro-migliore-del-reame-su-internet

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