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Effequ Wants You e Wimble.doc

Da Enrico Piscitelli riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Effequ Wants You

Effequ Wants You

Effequ Edizioni sta preparando una raccolta di racconti per il 2010.
Uno degli autori sarà scelto con un concorso on-line.

Che cosa sta cercando Effequ? Storie del nostro Paese, storie sognanti o cupe, salvifiche e realiste. Scritture che compiano il proprio dovere civile andando anche al di là del reportage puro e semplice, e che siano capaci – partendo dalla semplice registrazione di quanto in basso sia arrivato in Italia il livello di tolleranza civile – di un ritorno all’invenzione e alla beffa, al dramma e alla commedia.

Se volete inviare un vostro There are plenty of myths and fallacies surrounding Roulette online , so be careful what advice you listen to. racconto, avete tempo fino al 24 aprile 2010. I racconti non possono superare le 15.000 battute, e dovranno essere liberamente ispirati a tre fatti di cronaca – tutti datati 9 gennaio 2010.

Tutti i dettagli qui:
http://editriceffequ.wordpress.com/about/effequ-wants-you/

(… continua a leggere ‘Effequ Wants You e Wimble.doc’)

Se sai ricordare solo quello che è successo di male, la felicità ti sarà sempre sconosciuta…

Dialogo tra Andrej Rublëv e Teofane il Greco.

Andrej Rublëv di Andrej Tarkovskij (1966)

Scheda del film “Andrej Rublëv” su Wikipedia
Biografia del regista russo Andrej Tarkovskij su Wikipedia
Biografia del pittore russo di icone Andrej Rublëv su Wikipedia
Biografia del pittore bizantino Teofane il Greco su Wikipedia

Dritto da te

Nick Cave and The Bad Seeds – Straight To You
(dall’album Henry’s Dream, 1992 – Video di Anton Corbijn)

Dritto da te

Tutte le torri d’avorio stanno cadendo a pezzi
E le rondini hanno affilato il loro becco
Questo è il tempo della nostra rovina
Questo è il tempo in cui di corsa verrò
Dritto da te
Perché sono catturato
Dritto da te
Perché sono catturato
Ancora una volta

(… continua a leggere ‘Dritto da te’)

Gli anni con il 9 e la fine di un decennio

Gli anni zero del nuovo millennio stanno per avere termine e ci apprestiamo ad accogliere un nuovo anno, un nuovo decennio, carichi di paure, speranze, timori e sogni che avrebbero bisogno di nuovo vigore.

La crisi economica mondiale attanaglia ancora nella sua morsa feroce centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, ridotte alla fame e alla disperazione. Nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo le condizioni di vita sono peggiorate, riducendo coloro che erano già poverissimi in uno stato disumano pari a quello degli ebrei nei lager nazisti; mentre in Occidente la miseria morale ed il cinismo crescenti corrodono gli animi e corrompono i cuori, sfociando in una spirale di violenza che vede sempre più coinvolti i giovanissimi in episodi di efferata brutalità.

E’ la fine del Futuro? E quindi della Storia?
E la Speranza nella sua accezione più nobile e alta, lontana dai banali luoghi comuni, dove se n’è andata?
“Sperare” significa tendere verso una meta, ma qual è la nostra meta e dov’è finita, se sembriamo così smarriti e confusi? L’orizzonte è strano se non hai meta, si allontana da te… canta Cristina Donà in “Mangialuomo“, brano pubblicato esattamente dieci anni fa nell’album Nido.

Si tratta di ritrovare la nostra meta o cercarne un’altra, per ritrovare la speranza.

The Beatles – Get Back
(L’ultimo concerto dei Beatles, 30 gennaio 1969)

(… continua a leggere ‘Gli anni con il 9 e la fine di un decennio’)

Come chi non torna

ComeChiNonTornaFronteCome chi non torna è il titolo bello e suggestivo scelto da Salvatore Ritrovato per la sua terza raccolta di poesie edita dal raffinato editore Raffaelli di Rimini (www.raffaellieditore.com). L’immagine lascia sospesi: che cosa o chi richiede un ritorno? Ma soprattutto: è davvero possibile un ritorno, che abbia come destinazione un luogo o addirittura un tempo precedente? Tempo e luogo infatti hanno caratteristiche in parte diverse e in parte comuni nella percezione umana o, meglio, non esistono se non in stretto rapporto tra loro: persino la nostalgia tende a idealizzarli e a tenerli uniti nel ricordo.

La similitudine del titolo ha in vero come perno qualcuno che si paragona a colui che non torna. Forse costui non ha ancora verificato questa impossibilità o magari la sta sperimentando con sorpresa per la prima volta in questo luogo e in questo momento, mentre si guarda indietro. O ancora, è qualcuno che deve accettare l’inevitabilità di questo intangibile eppure solidissimo aspetto della vita e cerca ancora di tenere per sé, celato nei precordi, lo spazio di un desiderabile nostos. O forse ha già vissuto un tempo e uno spazio tali da potersi guardare indietro con sufficiente disinganno.

(… continua a leggere ‘Come chi non torna’)

Loro non abitano qui

Pubblichiamo la tesi di laurea di Elena Starna “Loro non abitano qui: vecchi e nuovi residenti in un quartiere di Senigallia” presentata l’Anno Accademico 2007/2008 per la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali - Corso di laurea in Cooperazione Internazionale, Tutela e Regolazione dei Diritti e dei Beni Etno-culturalidell’Università di Bologna.

Rione Porto, di Sergio Cardellini

Rione Porto di Senigallia, foto di Sergio Cardellini

L’autrice affronta con coraggio il delicato tema della presenza dei migranti nella realtà senigalliese, con particolare riferimento al Rione Porto, dove più forti, in questo decennio, sono state le tensioni fra vecchi e nuovi residenti. Elena Starna traccia una breve storia del quartiere e della sua composizione sociale, articolando il suo lavoro in tre capitoli, dedicati rispettivamente alle questioni dell’abitazione, della criminalità- (in)sicurezza e dell’integrazione. La riflessione antropologica si stende su una preziosa dovizie di  dati statistici, articoli giornalistici e personali colloqui e  interviste, sulla cui veridicità (o fallacia) l’autrice non manca mai di esercitare il proprio libero spirito critico. Ma senza preclusioni, perché -concordiamo- “Rinunciare ad ascoltare questi racconti, racchiudere i nuovi arrivati in un tutto indifferenziato e minaccioso per la “nostra” cultura, significherebbe perdere un’occasione irripetibile per costruire un tessuto di vita comune. Anche a Senigallia”.

La tesi di laurea si può scaricare liberamente in formato PDF [1,29 MB]

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