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Alda Merini, storia di una madre

Ci presentiamo …
siamo  Emanuela, Barbara, Flavia e Simona, le quattro figlie della poetessa recentemente scomparsa Alda Merini. Vogliamo raccontavi la sua storia, non la storia della famosa poetessa che tutti voi già conoscerete ma la storia di una madre, una madre un po’ particolare…

Comincia così la biografia di Alda Merini, presente sul nuovo sito www.aldamerini.it dedicato dalle figlie di Alda alla loro madre. Forse la parte più importante del sito. E quella più intensa.

Sulla fascia superiore del sito segue poi l’opera poetica, distinta in poesie e aforismi.  Le poesie appaiono in più pagine, in libera sequenza, svincolate dalle raccolte ed accostate in un ampio florilegio, arricchito da numerose immagini e video correlati, dove spiccano le interpretazioni musicali di Milva e di Giovanni Nuti; gli aforismi (forse pochi) punteggiano invece qua e là un’unica pagina dove a campeggiare sono gli sguardi enigmatici di Alda.

Un elenco (in ordine alfabetico) delle sue pubblicazioni compare invece nella sezione successiva.

Altrettanto ricca, ed in costante aggiornamento, la sezione eventi, che pubblica date e contenuti degli appuntamenti (segnalabili all’indirizzo email info@aldamerini.it) in onore della poetessa dei Navigli.

L’ultima sezione è dedicata al sodalizio umano ed artistico che legò (e lega) il cantautore Giovanni Nuti ad Alda Merini. Con contributi video e discografia.

La fascia inferiore del sito suggerisce invece una navigazione più personale, destinata all’invio di omaggi (poesie e disegni) e semplici messaggi (pensieri, saluti, ricordi) dedicati alla poetessa e all’iscrizione alla newsletter del sito.

Io credo che sul piano umano sono stata molto più grande che sul piano della poesia. Forse plaudono in me questo.

(Alda Merini)

1 Risposta a “Alda Merini, storia di una madre”


  1. 1 dario petrolati Apr 20th, 2010 at 6:50 am

    Adesso capisco meglio
    Mi riferisco anche all’ultimo di Chiara Gamberale :
    Zona Cieca.
    Dalla stessa presentato a Radio 24 ed in RAI
    Ho capito – sentito la specifica sindrome bipolare malattia della quale era affetta la Merini
    La poetessa vittima della irriducibile depressione scrisse poesie e prose sempre “occupate” da grigi presagi e pesanti rincorse

    Ho provato anche a scoprire il mondo nuovo che le apparteneva
    L’avvallo della Spaziani,Spagoletti ed altri che forse intralciarono o anche tentarono amicizia non ha spostato in me troppa impressione anzi.
    Leggendo la Merini sui libri troppo piccini come formato e cari cari intendo costosi son rimasto sulla porta dell’antro di sua proprietà che mi ha sempre fatto pena ogni verso tentativo di fuggire quasi un voler nuotare senza saper galleggiare.
    Leggendo di lei qua o là sempre mi è parso di vederla immane e alla ricerca di cose perdute mai specificate anche se dette con nome.
    La sua poesia si può leggere intuire ma non amare solo curiosare eppoi scansarsi quasi per timore.

    Versi di moscio fuoco sempre alla porta intimano pena ed ammirazione.

    Ho capito ma non amato quello che ho letto di lei.
    La sua difficile vita mi fatto sempre paura.

    Per ivito alla lettura- prove di vita –

    Comunque vado a rileggere qualcosa e cercherò di essere più cauto e lontano dalle parole stampate.

    Poetessa di certo grande e tra le più grandi a livello mentale.

    Grazie per il suggerimento.

    dario.

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