di Elia Gresta; letta da Mauro Pierfederici; musiche eseguite da Lara Schiaroli (arpa celtica) e Roberto Chiostergi (chitarra).
Poesia finalista al Concorso di Poesia “Cesare Vedovelli†nella categoria in lingua italiana.
Immagino noi, affiancati,
tracciare appena accennate, orme sulla sabbia bagnata.
I passi leggeri, le mani intrecciate ritrovano il tempo lontano.
Intanto il mare racconta l’amore!
Placido o furioso, intenso perpetuo muta il suo colore,
e noi; senza parlare!
Una lacrima, un sorriso, gridano tutto il nostro dolore.
Le onde dolcemente increspate,
cantano una nenia invitante.
È il tramonto!
Il sole rosso e rotondo si lascia guardare.
Ti lascio le mani e raccolgo
la conchiglia più bella e lucente,
che in questo mio ultimo atto ti porgo in regalo.
Di fronte noi,
gli occhi negli occhi e un sorriso, che è tutto l’amore del mondo.
Accolgo il richiamo del mare!
Vuole il mio sonno, ed io mi lascerò cullare.
Solo tue saranno le orme, continua a camminare!
Io sarò nel vento
nell’ultimo raggio di sole, nei sorrisi che ti ho regalato,
nelle ali d’un gabbiano ferito!
Nella conchiglia che ti ho donato
l’eternità del mare.
di Elia Gresta; letta da Mauro Pierfederici; musiche eseguite da Lara Schiaroli (arpa celtica) e Roberto Chiostergi (chitarra).
Poesia finalista al Concorso di Poesia “Cesare Vedovelli†nella categoria in lingua italiana.
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