Chiuso nella sua stanza, tappezzata di quadri e manifesti, Giuseppe Di Mauro sembra sentirsi come un feto nel guscio materno. Quando vi si rinchiude quasi per prodigio tutto ritorna poetico intorno a lui. Può retrocedere nel tempo, risalire il corso degli anni, tornare alle sorgenti della sua passione per la grande poesia. Neruda, Garcia Lorca, Montale, Cardarelli, Leopardi gli si propongono nel volteggiare delle immagini sulle pareti in una sorta di inebriante esaltazione che lo pone fuori dal tempo. Chiuso in questa stanza ripercorre il propio “io”, un condensato di tante letture che puntellano la sua personalità , sempre vicina ai grandi di quest’arte di cui conosce tutti i recessi nei quali sa guidarvi con la sua squisita dizione interpretativa. Un fascino delizioso, ma anche torturante come il valzer che ci fa sentire beati di entrare in questo mondo esclusivo.
Queste sono le parole con cui il regista Maurizio Liverani accompagna il DVD sulla poesia del ‘nostro’ Giuseppe Di Mauro. Giuseppe ha deciso di regalarci anche la versione integrale del capitolo intitolato “Voyage autour de ma chambre”, come suggeritogli dallo stesso Liverani, capitolo del quale abbiamo già potuto apprezzare la lettura dei versi di Cardarelli. Il titolo si rifà a quello di un curioso romanzo intitolato esattamente “Voyage autour de ma chambre” ovvero “Viaggio intorno alla mia camera” dello scrittore francese Xavier De Maistre, nipote del celebre filosofo Joseph De Maistre.
Il libro fu pubblicato per la prima volta nel 1794 e nasce da un’esperienza alquanto singolare: l’arresto a causa di un duello, che aveva tenuto confinato 42 giorni nella propria camera Xavier De Maistre a partire dal carnevale del 1790. E così fu concepita l’idea del romanzo strutturato in 42 capitoli, uno per ciascuno dei giorni passati rinchiuso, pieni di riflessioni, aneddoti e divagazioni che suggeriscono all’autore gli oggetti della sua stanza quadrata, tra cui le stampe e i quadri, che egli vede e rivede nel percorrere in ogni direzione possibile i 36 passi di lunghezza delle singole pareti. Un po’ alla stessa maniera Giuseppe Di Mauro ci invita a passeggiare con lui nello spazio intimo della propria stanza.
…sì!grazie di cuore a Maurizio ed Andrea e a “LIBRI SENZA CARTA”…ho tanta voglia di dire che ho sempre odiato le parete “bianco calce”..e le mura della mia camera erano proprio così:screpolate e senza colore..e la mia Anima e i miei Pensieri somigliavano a quelle pareti…da qualcosa dovevo pur cominciare per uscire da quel quel bianco calce…cioè dal”NULLA”..e le parete mi hanno suggerito di cominciare da loro…mi hanno detto coloraci e ap pendi a noi il tuo passato,dopo qui ti sentirai più leggero…ora smetto di parlare di me,…ma non chiedo scusa…è importante raccontarsi…può servire anche agli altri…libri senza carta e’ anche questo!…buongiono a tutti …beppe