Era
e non c’è più
un cinema in curva di quelli ove si paga poco a Roma in fondo a Via Nazionale ove poi si arrivava a Piazza Venezia
Pochi posti e mal tenuti tipo come era una volta a Senigallia il Cinema Lido.
Fu lì che vidi-scoprii il cinema giapponese
Ebbi una strana e poco simpatica emozione chè il recitare ,gli attori sembravano tutti ubriachi e volgari rasentando anche la stupidità .
“L’uomo del risciò” con un attore il cui recitare esasperato e dall’apparenza sciocca dava anche fastidio chè rideva istericamente
e camminava come un pupazzo :Toschiro Mifune.
Akira Kurosawa era quasi simile d’aspetto ma la sua cultura sia nel cinema che in un vasto campo dell’arte spaziava e fece conoscere a noi occidentali usi e costumi che solo sui libri avevamo sentito.
Il suo Rashomon. i Sette Samurai portarono a noi europei che da da poco avevamo finito di combatterli nella guerra che l’America usò per prima :l’Atomica che non si potrà scordare come infame vittoria e lasciò un segno che mai si potrà dimenticare.
Il cinema giapponese a colori ed in bianco e nero con il Trono di Sangue ,Dersa Uzala e tanti altri ispirati ai drammi del teatro inglese, classici della letteratura russa trasformò ed assorbì la tragedia universale facendo indossare costumi orientali unificando
il modo di vivere così che l’uomo apparì unico tragico anche se i vestiti erano diversi molto lontani dal nostro mondo.
I caratteri somatici apparivano quasi identici ma la cultura di Kurosawa era vasta ed immensa e noi occidentali avevamo tanto da imparare.
Toschiro Mifune irruento nel recitare e vivere pareva fatto e pensato per Kurosawa,eppure Mifune si gettò tra la folla ove c’era il dolore e le disgrazie,quasi personaggio a disposizione di Kurosawa.
Sempre e non so perchè le due figure mi sono apparse in una pur essendo anagraficamente e culturalmente molto diverse.
La cultura ed i tanti perchè mi ritornano a mente sempre e questo non so perchè.
Quel cinema non posso spiegare nella differenza da noi occidentali,
i colori dei quadri e la lunga tanta cultura mi fa restare con tanti perchè ,infinita vita che sembra differente dalla nostra.
Eppure siamo uomini esseri umani,ma c’è molto da sapere chiediersi
sempre, ovunque.
Era
e non c’è più
un cinema in curva di quelli ove si paga poco a Roma in fondo a Via Nazionale ove poi si arrivava a Piazza Venezia
Pochi posti e mal tenuti tipo come era una volta a Senigallia il Cinema Lido.
Fu lì che vidi-scoprii il cinema giapponese
Ebbi una strana e poco simpatica emozione chè il recitare ,gli attori sembravano tutti ubriachi e volgari rasentando anche la stupidità .
“L’uomo del risciò” con un attore il cui recitare esasperato e dall’apparenza sciocca dava anche fastidio chè rideva istericamente
e camminava come un pupazzo :Toschiro Mifune.
Akira Kurosawa era quasi simile d’aspetto ma la sua cultura sia nel cinema che in un vasto campo dell’arte spaziava e fece conoscere a noi occidentali usi e costumi che solo sui libri avevamo sentito.
Il suo Rashomon. i Sette Samurai portarono a noi europei che da da poco avevamo finito di combatterli nella guerra che l’America usò per prima :l’Atomica che non si potrà scordare come infame vittoria e lasciò un segno che mai si potrà dimenticare.
Il cinema giapponese a colori ed in bianco e nero con il Trono di Sangue ,Dersa Uzala e tanti altri ispirati ai drammi del teatro inglese, classici della letteratura russa trasformò ed assorbì la tragedia universale facendo indossare costumi orientali unificando
il modo di vivere così che l’uomo apparì unico tragico anche se i vestiti erano diversi molto lontani dal nostro mondo.
I caratteri somatici apparivano quasi identici ma la cultura di Kurosawa era vasta ed immensa e noi occidentali avevamo tanto da imparare.
Toschiro Mifune irruento nel recitare e vivere pareva fatto e pensato per Kurosawa,eppure Mifune si gettò tra la folla ove c’era il dolore e le disgrazie,quasi personaggio a disposizione di Kurosawa.
Sempre e non so perchè le due figure mi sono apparse in una pur essendo anagraficamente e culturalmente molto diverse.
La cultura ed i tanti perchè mi ritornano a mente sempre e questo non so perchè.
Quel cinema non posso spiegare nella differenza da noi occidentali,
i colori dei quadri e la lunga tanta cultura mi fa restare con tanti perchè ,infinita vita che sembra differente dalla nostra.
Eppure siamo uomini esseri umani,ma c’è molto da sapere chiediersi
sempre, ovunque.
dario .