Il nuovo libro del poeta anconetano Fabio Maria Serpilli si intitola “Mal’Anconìa” ed è un atto di amore per la città di Ancona, la sua storia e la sua lingua.
Il volume è frutto di 40 anni di ricerca dell’autore sul dialetto, sulla città di Ancona e sulla vita.
«La Città – spiega Serpilli – viene vista come corpo vivente che nasce e si corrompe. Ancona è anche figura della donna nelle dimensioni di Madre, donna amata e figlia. I luoghi non sono illustrazioni da cartolina, ma assurgono a icone interiori. Ancona, con le sue scoscese vie e l’orizzontalità del mare, suggerisce la verticalità delle domande e consente uno sguardo alla quotidianità dove le persone vivono il loro destino. In base ai contenuti il dialetto diversifica i registri espressivi.»
«Mal’Anconìa è un bellissimo canzoniere d’amore per Ancona, la città dell’anima… Quasi un teatro con tutti i registri del tragico, del lirico, dell’epico, del comico e ironico, di figure e figuranti di una rappresentazione di piazza bruegheliana, in lampi di giudizio racchiusi in mirabili, fulminanti clausole aforismatiche. Serpilli un autore tra i più certi della scena letteraria dialettale, a tutt’oggi il più notevole neodialettale delle Marche, ha restituito un affresco corale, mosso e pulsante di un mondo creaturale, urbano e naturale. Restano memorabili i versi dedicati alla città di Ancona, consegnandola alla poesia» (Manuel Cohen)
Il libro “Mal’Anconìa” sarà presentato giovedì 16 dicembre ad Ancona alla Biblioteca del Consiglio, Palazzo delle Marche, in piazza Cavour 23, alle ore 16.00. Sarà presente l’autore e interverrà il critico letterario Manuel Cohen.
Per partecipare è consigliabile prenotarsi al numero 335 – 8193657
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