Seppur con qualche giorno di ritardo, rispondiamo alle critiche che il nuovo giornale senigalliese a distribuzione gratuita, Logos, ha rivolto ai blogger locali, poiché, in quanto blogger presenti a Senigallia, ci sentiamo chiamati in causa.
Nel primo numero di Logos, uscito lo scorso luglio è scritto nell’editoriale:
«…molti blogger locali che si imbavagliano per protestare contro una norma del Governo Berlusconi che impedisce loro di diffamare senza conseguenze chicchessia, ma si guardano bene dall’imbavagliare lo spirito servile che li unisce a doppio filo con il potere locale».
Senza bisogno di sottolineare che il reato di diffamazione era già presente nel Codice Penale italiano ben prima del disegno di legge Alfano e che vi sono soggetti anche i blogger (che non godono di nessuna particolare immunità ) come tutti gli altri cittadini, ribadiamo che la nostra adesione allo sciopero dei blog, così come ampiamente sottolineato dagli stessi promotori dell’iniziativa, non ha nulla a che vedere con pretestuose rivendicazioni di impunità o di anarchia della rete, così come molti detrattori dello sciopero hanno sostenuto allo scopo di gettare fango sui blogger. La nostra adesione alla protesta è stata determinata dall’illogicità e dall’impraticabilità delle nuove norme sull’obbligo di rettifica che il disegno di legge Alfano voleva imporre anche ai blog, di fatto equiparandoli a vere e proprie testate giornalistiche dotate di una propria redazione, sempre reperibile… I blog anche quelli personali equiparati in tutto e per tutto agli organi di stampa. Una vera follia, oltreché una palese violazione dell’art. 3 della Costituzione italiana (se ancora ha un valore…).
Per quanto riguarda la seconda questione, quella relativa allo “spirito servile” nei confronti dell’Amministrazione del Comune di Senigallia, rispondiamo che la nostra collaborazione alle rassegne e agli eventi organizzati dal Comune è diretta al bene e all’interesse della cittadinanza, ed è effettuata con grande passione, impegno, dedizione, sacrifici, anche in termini di tempo personale speso (ferie comprese), per contribuire alla crescita e allo sviluppo culturali della città , con l’obiettivo preciso di accrescere la conoscenza e l’amore per il Bello che da sempre caratterizza il nostro operato.
Pertanto le critiche sterili e inutilmente polemiche le rispediamo al mittente.
Per quanto riguarda il resto, sottoscriviamo quanto scritto nei giorni scorsi da Andrea Scaloni sul blog Popinga: Logos, un film già visto.
Si sente sin quassù il vostro sempre pronto spirito cagnarolo e precisino
Il fatto per scendere nei particolari non m’infastidisce solo che mi sembra disdicevole per le parti sempre pronte a rispettarsi e stimarsi a voce o in altro modo quale non mi viene a mente ora, però magari troppo spesso ricavare dai “si dice” anche effetti che danno a chi non vi conosce una brutta impressione.
Tento spiegarmi se ci riesco.
Ci sono e si sente troppo spesso sponde di sinistra? e sponde di destra? ognuna cerca di convincere la buona fede dei suoi magari usando anche espressioni poco urbane che ricco è il vocabolario della lingua italiana,
allora si potrebbe cercare di raggiungere accordi amicali od anche onorevoli senza gettare anche fango in faccia all’avversario.
Se sono ragazze l’impressione è veramente disdicevole e da paese isterico se poi sono i maschi allora ricorrono magari a far pensare che spesso gli ideali sono sorretti anche dalle istituzioni locali , in nero logicamente.
Può essere sempre anche tutto vero ma “essere signori” a volte non guasta.
All’incirca siete quasi vicini di casa ed allora non riducete a guerre da ballatoio anche semplici malintesi o supposizioni senza veleno.
A volte si può anche diventare amici ed imparare ascoltando.
Sempre con la dovuta cautela e ringraziando chi mi ospita o legge.
Chè qualcuno può sempre dire : ma che vuole questo e chi è ?.
Cordialmente ,
dario.
Dario,
con tutto rispetto.
Io non ho gettato fango in faccia proprio a nessuno!!!
Semmai è il contrario! I succitati signori si sono permessi di insultare i blogger senigalliesi (facendo tra l’altro di tutta un’erba un fascio), accusandoli di spirito servile.
Io non permetto a nessuno di parlarmi in questo modo!
Quando si viene insultati e fatti oggetto di inutili polemiche strumentali, ci si difende. E’ semplice.
Tra l’altro la mia risposta è stata molto civile: non ho insultato nessuno!!!
Sinistra? Destra?
E cosa c’entrano???
Libri Senza Carta non fa politica, al massimo ci siamo occupati di questioni che scuotono la coscienza civile (come il recente articolo sugli stage) e che dovrebbero interessare tutti.
Non ci occupiamo di politica, non è lo scopo di questo sito.
E per concludere, non abbiamo alcun avversario!!!
Proprio perché, come ho scritto nell’articolo sopra, il nostro operato è diretto al bene e all’interesse di TUTTI ed è svolto con l’obiettivo della massima condivisione possibile.
Come si può leggere dal nostro sito, Libri Senza Carta ospita gli interventi, in campo culturale, tra i più eterogenei: si può leggere un articolo sui Cardinali Antonelli come uno sul concerto rock di Woodstock, uno sul cinema alternativo come uno sulla musica sacra, uno sui Santi della Chiesa Cattolica come uno sui Beatles.
Gli steccati ideologici non ci appartengono.
Cara Valeria,
al solito per non dare fastidio ho fatto gaffe e poi mi sono espresso in modo tale che forse si è capito il contrario di quanto era nella mia intenzione
E le palate di fango cara Valeria hai capito benissimo che non eri tu la valletta con la pala in mano semmai il contrario
E quando mi riferisco a intenzioni che vogliono fare sembrare il sito ed altri come protetti da forze comunali proprio lì volevo dire e intendere da che parte viene l’accusa ed il fastido che prova chi avanza misere accuse nei vostri confronti
Vedi Valeria quando dico destra – sinistra non intendo alcuna debolezza politica è un esprimersi mio come se dicessi di qua o di lÃ
Lo so non sono scemo del tutto cara Valeria quale è lo spirito del vostro bel sito per questo mi piace e chiedo sempre ospitalitÃ
stavolta non capisco proprio come sia stato possibile il malinteso
Io se avessi potuto e dovuto ed anche stato più chiaro
allora si che sarebbe stato un mezzo intruglio chè le mie posizioni ed interpretazioni sono sempre ,tanto per non fare politica qui,dalla parte opposta e non per altro sono rimasto ancorato allo spirito culturale che abbiamo ereditato dalla Resistenza.
Senza troppi eufemismi mi pare si capisca che mi sforzo non irritare le parti ma non posso rinnegare mai la mia coscenza che pare ed è trasparente.
Spero vivamente di non aver creato fastidio anche perchè siete sempre e tu in particolare non solo gentili ma anche molto dotati di spirito costruttivo.
Sempre penso che le mani servono anche per salvare chi chiede essere salvato dal naufragio.
Ebbene io sto sempre dalla parte del soccombente e con chi pensa al significato leale delle parole senza falsi interessi.
Vi apprezzo e non posso ancora nascondere chè mi spiace sia sia capito, per mia colpa, il contrario di quello che dico e penso.
Cordialità tante
dario.
Dario,
nessun problema.
Era solo per precisare il mio intervento.
In altra sede ho commentato il mio pensiero in merito all’offesa (a me è sembrata un offesa il generalizzare!!)da parte di questo giornale locale. Non sto quindi a sottolineare nuovamente il problema, ma, cara Valeria, sono concorde con te. Sono anche io un blogger ma non sono al servizio di nessuno, ripeto il NESSUNO!
Sottoscrivo quanto dice Valeria, sia nell’articolo che nel commento di precisazione.
A buttarla in cagnara è qualcun altro. E comunque, a noi le cagnare e le guerre di ballatoio non interessano.
Interessa solo ribadire che le frasi apparse su Logos non corrispondono alla realtà dei fatti.
Grazie Franco e Andrea!