Un mese fa Giorgio de Marchis, storico e critico d’arte, Soprintendente Emerito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, fedele villeggiante di Senigallia, moriva a Roma.
Noi desideriamo parlare della persona come l’abbiamo conosciuta e come resterà nei nostri ricordi.
Con lui se ne è andato un amico affettuoso e sincero, sollecito e prodigo di attenzioni e consigli con chi apprezzava (se lo riteneva giusto), pungente e ironico con chi non stimava.
Era un anticonformista vero, assolutamente libero nelle sue scelte, anche se rispettoso di un codice etico di assoluta onestà e lealtà . Dotato di una cultura e una memoria straordinarie, era un conversatore affascinante, amante delle parole, che sceglieva con accuratezza, mai banali. Tanto eccezionali erano certi suoi racconti di vita personale, che talvolta era difficile distinguere tra realtà e immaginazione; perché indubbiamente nell’arco della sua vita ha incontrato e frequentato gli attori della più alta “intelligentia†italiana e internazionale.
Giorgio De Marchis, primo a destra con il microfono
Foto di Michele Pinto
Interessato all’attività di LibriSenzaCarta, pur non usando internet era contento di sapere cosa vi si pubblicava. Alla piccola festa per il primo compleanno del nostro Blog (1° luglio 2007) era venuto, aveva ascoltato con attenzione e alla fine ci aveva promesso un regalo: il materiale preparatorio per una Mostra su Il Rione Porto e la Fiera di Senigallia, che egli immaginava sarebbe stata sponsorizzata dalla nostra Amministrazione Comunale. Puntuale come sempre quando prendeva un impegno pochi giorni dopo ci ha consegnato alcune cartellette.
Secondo la sua idea la Mostra si sarebbe articolata innanzitutto in un manifesto, di cui ha steso la minuta e che riproduciamo con le correzioni e aggiunte autografe.
La parte che avrebbe catturato l’attenzione di Senigalliesi e villeggianti, studiosi e gente comune, sarebbe stata una serie di cartelloni, uno per ogni via del quartiere cosmopolita. In ogni via sul suo specifico cartellone sarebbero apparse immagini ottocentesche della località che dà il nome alla via stessa. Ad esempio per la via Siria Giorgio ha lasciato questi appunti:
“Abbiamo alcuni disegni di Latakia (antica Laodicea), oggi unica città portuale della Siria. Forse bisognerebbe cercare fotografie di Tripoli di Siria, ai tempi dell’impero ottomano appartenente alla provincia di Siria (città , porto, vedute particolari).
Poiché il nome è di una entità territoriale, si possono aggiungere un paio di fotografie. Anche qui si tratta di città portuale araba.
Di Latakia (antica Laodicea) abbiamo qualche foto e qualche disegno naïfâ€.
Queste note sono scritte su una cartelletta contenente quattro foto di Latakia; la prima, indicata come “Veduta delle navi a vela†è del 1895; la seconda, del 1898, raffigura l’“Arco della Vittoria di epoca romanaâ€; la terza è del 1905, presenta sul fronte in francese l’indicazione “Lattaquie – Il Serraglio†ed è catalogata come “Latakia – Al Saraya, Palazzo Comunaleâ€; la quarta è una “Veduta generale del porto†del 1915.
Latakia
(1) Veduta delle navi a vela – (2) Arco della Vittoria
(3) Al Saraya – (4) Veduta del porto
Abbiamo riportato tutto ciò a testimonianza di quanto Giorgio de Marchis vivesse ed amasse, per usare le sue parole “questo lembo di città straniera, appunto il rione porto, che nei giorni della fiera diventava un quartiere cosmopolitaâ€.
La Mostra da lui auspicata potrebbe stimolare ricerche da parte delle scuole sulla nostra marineria e sugli scambi commerciali e contatti di civiltà con il Levante. Inoltre alla fine della mostra il materiale raccolto non risulterebbe effimero, da lasciare alla distruzione: esso potrebbe essere conservato a scopo museale, quando si deciderà che anche la nostra “civitas†merita, come la maggior parte dei centri pure minori d’Italia, una semplice “Civica Raccolta d’Arte†o “Museo della Città â€.
Ho avuto la fortuna di conoscere il Prof.Giorgio de Marchis, di apprezzarne la straordinaria cultura, di godere della sua amabile e intelligente conversazione. Grazie al suo consiglio e al suo interessamento la mia classe quarta del Liceo Scietifico “Medi” di Senigallia, nell’aprile 2007, ha avuto l’onore di visitare la Scuola Archeologica Italiana di Atene e di assistere a una lezione tenuta dal Dott.Alberto Benvenuti, Segretario Generale della Scuola. Un’esperienza prestigiosa e indimenticabile..Ricordo con tanto affetto l’intellettuale e l’uomo che con la sua importante presenza ha impreziosito la cultura italiana e quella della nostra città . Eleonora Carbonari