Martedì 27 gennaio 2009 in occasione della “Giornata della Memoria“, nella Sala di Rappresentanza della Cassa di Risparmio di Fano in via Montevecchio 114, la Biblioteca Federiciana con il patrocinio della Fototeca Storica Nazionale di Milano, presenta alle ore 17.00 l’ultimo libro di Ando Gilardi.
“LO SPECCHIO DELLA MEMORIA. Fotografia spontanea dalla Shoah a You Tube” è il titolo del libro edito da Bruno Mondadori, dove Ando Gilardi, il pioniere degli studi italiani sulla fotografia, analizza la forza morale delle fotografie istantanee scattate da fotografi anonimi non professionisti nei lager nazisti; immagini che sono diventate testimonianze contro i crimini di guerra, le quali vengono maggiormente divulgate attraverso file “numerici” nella rete Internet e in particolare su You Tube, assemblate in video più o meno complessi e condivise da potenziali milioni di contatti telematici in tutto il mondo.
Gilardi inizia il suo percorso fotografico riproducendo nel 1945 a Genova le immagini sull’Olocausto, per conto di una commissione interalleata incaricata della raccolta di documentazione per i processi ai crimini di guerra; in quegli anni fonda quella che oggi è la Fototeca Storica Nazionale che porta il suo nome. Ha lavorato a lungo come giornalista e fotoreporter; è stato per alcuni anni direttore tecnico di “Popular Photography Italiana” e tra i fondatori e condirettori di “Photo 13”. È autore di numerosi saggi e articoli, e nel 1976  pubblica con Feltrinelli Storia sociale della fotografia, il suo libro più importante.
La presentazione del libro “LO SPECCHIO DELLA MEMORIA  Fotografia spontanea dalla Shoah a You Tube” curata da Marcello Sparaventi, prevede un interessante collegamento multimediale con Ando Gilardi e con Patrizia Piccini della Fototeca Nazionale Ando Gilardi di Milano, i quali potranno interagire direttamente con il pubblico presente e con i relatori Marco Ferri Direttore della biblioteca Comunale Federiciana, Alberto Berardi Storico, ed Il Docente e Critico Cinematografico Pierpaolo Loffreda, il quale presentò il 27 gennaio di due anni fa sempre a Fano alla Saletta Nolfi, la prima retrospettiva di “Arte digitale” di Ando Gilardi “L’arte che nasce dall’arte che nasce dall’arte che nasce dall’arte”, curata da Marcello Sparaventi e allestita da Alessandro Rivelli.
A seguire verrà presentata la Videointervista “La storia sociale di Ando Gilardi” girata da Gianluca Vincenzetti e Marcello Sparaventi, edita da Omnia Comunicazione editore.
Non un libro sulla fotografia della Shoah ma piuttosto sulla Fotografia come invenzione che dopo molti secoli ha rivelato l’uomo all’uomo: la vera natura dell’unico mammifero del Pianeta che abbia in sé abbastanza ferocia per uccidere femmine e cuccioli della sua stessa specie. La fotografia nasceva spontanea negli apparecchi dei criminali hitleriani come in quelli di altri testimoni più o meno coscienti, perché quegli avvenimenti erano incredibili anche per chi vi assisteva e una forza irresistibile li spingeva a prenderne una prova. Nessuno avrebbe mai creduto al solo racconto. Con la stessa motivazione – ma consapevole – fu costituito clandestinamente a Varsavia il primo archivio documentario sulla Shoah: dal 1939 con l’avvicinarsi della Soluzione Finale fu nascosto in bidoni del latte sigillati e via via seppelliti, l’ultimo la notte stessa della distruzione totale del ghetto. Ando Gilardi propone una riflessione sulla “bomba fotografica†sulla “epifania negativa†di Susan Sontag che descrive l’effetto provocato su molte persone da fotografie estreme che divisero la loro vita in un “prima†e in un “dopo†averle viste; sui Fotografi Ignoti che alzarono la macchina fotografica perché la verità si specchiasse in essa. E infine su You Tube dove come in un gioco di specchi rimbalzano elaborate e raccontate queste e moltissime altre nuove e nuovissime immagini spontanee.
Ando Gilardi è il pioniere degli studi italiani sulla fotografia e il fondatore della Fototeca Storica Nazionale. Ha lavorato a lungo come giornalista e fotoreporter. È stato per alcuni anni direttore tecnico di “Popular Photography Italiana†e tra i fondatori e condirettori di “Photo 13â€. È autore di numerosi saggi e articoli. Per Bruno Mondadori ha pubblicato: Storia sociale della fotografia (2000), Storia della fotografia pornografica (2002), Wanted! Storia, tecnica ed estetica della fotografia criminale, segnaletica e giudiziaria (2003), Meglio ladro che fotografo. Tutto quello che dovreste sapere sulla fotografia ma preferirete non aver mai saputo (2007) e Lo specchio della memoria (2008).
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Amici cari,
sono sempre assente
e se non ci fossero ragioni valide
mi vergognerei anche di più
Non ho il dono dell’ubiquità ,
anche venerdì dovrei essere a Senigallia
per il convegno su Zavatti.
Ed io che già mi spartisco nelle 24 ore
quassù nel padovano
non riesco e mi duole non poter essere presente
Più che provare orgoglio per quanto sempre fate
io non so più che dire.
I miei più grati saluti
e che ogni vostra iniziativa
sempre porti onore agli uomini meritevoli.
Grazie,
dario