Wall Street di Oliver Stone
(1987)
Le lezioni sul capitalismo di Gordon Gekko al giovane Bud Fox.
Wall Street di Oliver Stone
(1987)
Le lezioni sul capitalismo di Gordon Gekko al giovane Bud Fox.
Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950.
Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà . Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Pubblicato nella rivista Scuola democratica, 20 marzo 1950.
Tratto dal numero 762 della rivista Internazionale.
Con grandissimo ritardo, dovuto a dei problemi tecnici del sito, pubblichiamo finalmente il podcast della conferenza tenuta da Flavio Solazzi la scorsa estate in occasione delle Giornate antonelliane.
Giornate antonelliane 2008
Tanti sono gli anni trascorsi dalla fondazione della Chiesa adiacente al Palazzo Antonelli, successivamente per linee ereditarie divenuto Castracane-Augusti. Un cultore delle tradizioni avite, sinceramente devoto cattolico, grande comunicatore quale Giovanni Martinez Augusti, bene ha fatto a volere celebrare la pluricentenaria ricorrenza con una rigorosa e al contempo amabilissima S. Messa in Latino, accompagnata da un coro di straordinarie voci.
La registrazione che abbiamo messo sul blog è la riproduzione esatta di quanto detto all’interno della chiesa prima dello svolgimento del Sacro Rito. La voce di Giovanni, che si muoveva non vicino al microfono, risulta ondivaga; più comprensibile la mia, che però ha veicolato diverse “svisteâ€: il Siena è stato denominato Francesco anziché Ludovico, i due Cardinali dati per fratelli, l’insediamento degli Antonelli a Senigallia indicato all’inizio giustamente nel 1629 e successivamente spostato di un secolo. Ne sono alquanto rammaricato.
Questo però nulla toglie al solare ricordo di un pomeriggio benedetto dalla amenità dei luoghi e dalla piacevolezza e amabilità di tutti gli intervenuti, che mi sento di ringraziare una ad uno, padrone di casa compreso.
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Li sardarelli che fa gli l’acqua per l’insù
Regia di Davide Marchi alias Ozgen Cecile montato da Nicola Formicola
Lu Sprufunnu, spettacolo di teatro e musica popolare.
Domenica 12 ottobre 2008, ore 21, a Montalto di Cessapalombo, località Villa (MC), in anteprima, lo spettacolo di teatro e musica popolare “Lu Sprufunnu” di e con Stefano Fabbroni e Lu Trainanà (Katiuscia Merlini, Mauro Mazzaantani, Marco Meo).
…E così il nulla diviene principio di tutto. Il vuoto è il pretesto per raccontare storie popolari, che nascono a margine de lu sprufunnu, e insieme alle storie gli stornelli e le canzonette. Le storie del merlo confessore e del prete polacco, de lu sinnecu e de li sardarelli che fa gli l’acqua per l’inzù, l’inverno del ’44 e le fate della Sibilla diventano al tempo stesso racconti divertenti e specchio di una realtà attuale, in perenne stato d’emergenza.
Ingresso gratuito.
(… continua a leggere ‘Lu Sprufunnu’)
La Stagione di Ognidove
Davide Sapienza e Francesco Garolfi
La Stagione di Ognidove, lo spettacolo musicale e letterario tratto dal libro di Davide Sapienza “La Valle di Ognidove”, a Mappamondi. Racconti di Viaggio, rassegna promossa dal Circolo dei Lettori di Torino, 12 settembre 2008.
Ultima tappa del viaggio di Ishmael verso Ognidove…
In rete:
– Canale YouTube del “Circolo dei Lettori”
– Sito ufficiale di Davide Sapienza
– Sito ufficiale di Francesco Garolfi
An der schönen blauen Donau (Sul bel Danubio blu) op.314 – Johann Strauß jr
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