Poesia con tè è il ciclo di incontri poetici promossi dalla libreria Iobook di Senigallia.
Da metà novembre in poi sono previsti tre incontri, nel fine settimana, con i poeti della casa editrice di Falconara L’Orecchio di Van Gogh, pubblicati nella collana minimapoetica. Diretta dal poeta e critico letterario , minimapoetica ha raccolto negli ultimi anni alcune tra le nuove voci più interessanti della poesia.
Pier Francesco Paolini sarà il prossimo ospite di Sognalibro, la rassegna organizzata dal Comune di Senigallia presso la Biblioteca Antonelliana.
Una città nel libro: Pier Francesco Paolini. Uno scrittore senigalliese da riscoprire
Incontro con l’autore, Biblioteca Antonelliana, giovedì 12 novembre alle ore 17.00
Pierfrancesco Paolini, nato a Senigallia e residente a Roma, rappresenta una personalità di grande interesse ed originalità nel panorama letterario italiano. Autore di romanzi (tra le sue opere ricordiamo “Relazioni irregolari” edito da Feltrinelli e “L’atto delle tenebre” pubblicato da Bompiani) racconti e commedie, poesie e saggi critici, Paolini svolge costante attività di traduttore. Tra gli autori tradotti: Conrad, Virginia Woolf, Faulkner, Charles Bukowski, Woody Allen.
Lo scorso 23 ottobre, per la rassegna Sognalibro organizzata dal Comune di Senigallia presso la Biblioteca Antonelliana, si è tenuto “Martin Eden: i cento anni di un capolavoro”, incontro con lo scrittore e traduttore Davide Sapienza su Jack London e il suo romanzo Martin Eden, a cento anni dalla pubblicazione. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con l’associazione culturale LibriSenzaCarta e ha ricevuto un ottimo successo di pubblico.
Di seguito pubblichiamo la registrazione audio (podcast) dell’incontro.
L’introduzione è a cura dell’Assessore alla Cultura del Comune di Senigallia Velia Papa.
Il podcast ha una durata di 1 ora e 51 minuti circa.
Nata a Milano nel giorno in cui entra la primavera, Alda Merini se n’è andata, nella sua amata città , il giorno di Ognissanti.
Le parole di omaggio ad una grande poetessa, a poche ore dalla sua scomparsa, possono apparire stucchevoli e ridondanti, quasi a celebrare se stessi e i propri sentimenti per non-si-sa bene-che, piuttosto che omaggiare la donna che se n’è andata via in silenzio una domenica pomeriggio del giorno dei Santi.
Eppure, il silenzio che ha accompagnato l’ultimo viaggio di Alda Merini ha fatto rumore e ha squarciato di stupore la fine di una domenica pomeriggio d’autunno come tante, dedicata alla celebrazione, senza troppa convinzione, dei Santi cristiani.
Quello stupore per qualcosa che non ci si aspettava e che ribalta lo sguardo sulla giornata e sulle piccole cose che ci circondano. La notizia della scomparsa di Alda Merini pare avere colto tutti di sorpresa, come se la poetessa dallo sguardo dolce e malinconico, di chi ha saputo troppo della vita ma ha avuto sempre il cuore ricolmo di compassione, la poetessa fragile e forte che era Alda Merini non potesse mai andare via, ma fosse sempre presente, da qualche parte, pronta a rispuntare con quel suo sorriso carico di meraviglia come quello dei bambini, ma allo stesso tempo fiero e sornione, di chi sa e vuole raccontare agli altri, ma non proprio tutto.
I messaggi di cordoglio, gli omaggi, le citazioni, in questi due giorni, si sono sprecati. Noi vorremmo ricordare Alda Merini per quei suoi versi “inzuppati” di vita, capaci di emozionare fin nel profondo e che le hanno permesso di portare la poesia tra la gente comune e di diventare popolare; versi carichi di un misticismo non comune nella poesia contemporanea e di una visione compassionevole per la vita a dispetto di tutto il dolore che si possa incontrare. (… continua a leggere ‘Alda Merini’)
Giovedì 29 ottobre alle ore 17.00, presso la Biblioteca Antonelliana, nell’ambito della rassegna del Comune di SenigalliaSognalibro – Storie di archivio, lo storico Flavio Solazzi presenterà una sua pubblicazione dal titolo Senigallia nel ‘700 prima dell’Ampliazione – L’inedita “Descrizione Travaglini”. Il notaio archivista Domenico Travaglini, in un manoscritto tuttora giacente nell’Archivio Storico del Comune di Senigallia, fece una vera e propria “istantanea” della realtà cittadina della prima metà del ‘700 con tutte le sue diverse e articolate istituzioni laiche e religiose ed i suoi apparati politici e culturali.
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