Sabato 9 febbraio è prevista l’uscita del primo libro della collana I gialli del Corriere della Sera, che sarà pubblicata con cadenza settimanale come supplemento al quotidiano milanese. Vecchi e poco noti (ai più, ma non agli amanti del genere) i nomi degli autori. Una old wave anglosassone da opporre all’attuale noir scandinavo? Forse sì, al di là delle intenzioni. Ad aprire la collana è Jefferson Farjeon, scrittore londinese apprezzato da Dorothy L. Sayers, con La casa dei sette cadaveri (tit. orig. Seven Dead, 1939, traduzione di Dario Pratesi, Polillo Editore, 2011): un mistery pieno di enigmi, la cui soluzione è affidata alla strana coppia di investigatori Kendall-Wade con l’aiuto del giornalista freelance Thomas Hazeldean, che prende di petto la diciottesima regola del canone di S. S. Van Dine, quella sul suicidio. Sarà poi il turno, sabato 14 febbraio, di Don Betteridge, nom de plume di Bernard Charles Newman, anch’egli britannico, con L’alibi di Scotland Yard (tit. orig. Scotland Yard Alibi, 1938, traduzione di Dario Pratesi, Polillo Editore, 2011): un giallo anomalo e ambizioso, narrato in prima persona dall’assassino, con il quale si dovrà confrontare l’ispettore Duncan, studioso di psicologia nonché amante della letteratura poliziesca, in una sorta di sfida all’intelligenza che mette alle corde la frequente inverosimiglianza di quei romanzi rispetto alla realtà .
Seguiranno Anthony Berkeley, Il caso dei cioccolatini avvelenati (23 febbraio); Mary Roberts Rinehart, La scala a chiocciola (2 marzo); John Dickson Carr, Occhiali neri (9 marzo); James Hadley Chase, Niente orchidee per Miss Blandish (16 marzo); R. A. J. Walling, I fatali 5 minuti (23 marzo); J. J. Connington, Il caso con nove soluzioni (30 marzo); Christopher Bush, Una buona tazza di tè (6 aprile); Edgar Lustgarten, Signori della Corte… (13 aprile); Cortland Fitzsimmons, Delitto ai grandi magazzini (20 aprile); Vera Caspary, Laura vertigine (27 aprile); Earl Derr Biggers, Charlie Chan e la casa senza chiavi (4 maggio); George Bellairs, Morte in Provenza (11 maggio); Timothy Fuller, Delitto a Harvard (18 maggio); David Frome, I delitti di Hammersmith (25 maggio); Thomas Kyd, Assassinio all’università (1 giugno); C. H. B. Kitchin, La morte di mia zia (8 giugno); F. G. Parke, La sera della prima (15 giugno); Elizabeth Daly, Morte al telefono (22 giugno). Venti romanzi dunque, con l’ambizione di traghettare i lettori dal mystery al thriller: da Arthur Conan Doyle a Raymond Chandler, insomma. Ai lettori, come sempre, il giudizio.
0 Risposte a “I vecchi nuovi gialli del Corriere della Sera”