Anche noi di Libri Senza Carta che non disponiamo di una vera e propria redazione, ma siamo un gruppo di persone amanti della cultura e della letteratura che dedicano a questo blog il tempo libero dagli impegni lavorativi e familiari, potremmo trovarci in serie difficoltà qualora, in applicazione della legge Alfano, in seguito ad una informazione errata ci venisse richiesta la rettifica e non riuscissimo ad adempiere a questa richiesta entro il tempo richiesto dalla legge.
Se ci venisse chiesta una rettifica saremmo i primi a darvi seguito, ma il tempo massimo di 48 che la legge vuole imporre è semplicemente ridicolo.
Il DDL Alfano non è ancora diventato legge, speriamo che questa norma assurda, che molto probabilmente nasconde intenti censori, da parte di un Legislatore, come quello italiano, spesso impreparato sul mondo di Internet, venga stralciata.
Giusto Valeria
ben espresso
da quassù in padania anche qualcuno che io conosco ha aderito al Vero Silenzio
io ho lanciato l’appello
essendo come dovere anche civico
però non posso nasconderti che quassù c’è altra sensibilitÃ
da marchigiano-italiano ed anche come voi laggiù ho sentito e partecipato
ma vedrai che non basterÃ
prepariamoci chissà quanto più in là a inimmaginabili difese della libertà che ancora tanti-troppi non sanno vogliono conoscere.
dario.
Non so
e mi dispiace
ove posare il mio disagio
Mi riferisco alla firma di Napolitano
“con riserva”
Forse ho capito una “cosa”
sgradevole
Il Presidente ha apposto il Suo sigillo rimettendosi alla sensibilità – correttezza dei compilatori quella oggi chiamata legge
Io da suddito non mi sarei fidato
eppoi la scivolata mi pare così disdicevole e mette a disagio anche la gente per bene
Sentivo
sapevo
che prima o poi
senza capire avremmo dovuto adeguarci.
Io non ci sto.
Premesso che nessuno di noi ritiene che Internet debba essere un porto franco per insulti e diffamazioni gratuiti, aderiamo alla protesta sollevata dal sito “Diritto alla Rete”, proprio perché riteniamo che l’obbligo di rettifica entro 48 ore dalla richiesta è semplicemente impraticabile per un blog privato che non rappresenta una testata giornalistica.
Un blog infatti non può essere equiparato ad una testata giornalistica, proprio perché non ne possiede né i mezzi né le strutture, né ha a disposizione una redazione. Pertanto richiedere l’adempimento degli stessi obblighi di una redazione giornalistica a chi scrive su un blog solo saltuariamente e non sempre ha accesso alla rete è semplicemente assurdo, pretestuoso e perfino anticostituzionale (art. 3 Cost.).
Anche noi di Libri Senza Carta che non disponiamo di una vera e propria redazione, ma siamo un gruppo di persone amanti della cultura e della letteratura che dedicano a questo blog il tempo libero dagli impegni lavorativi e familiari, potremmo trovarci in serie difficoltà qualora, in applicazione della legge Alfano, in seguito ad una informazione errata ci venisse richiesta la rettifica e non riuscissimo ad adempiere a questa richiesta entro il tempo richiesto dalla legge.
Se ci venisse chiesta una rettifica saremmo i primi a darvi seguito, ma il tempo massimo di 48 che la legge vuole imporre è semplicemente ridicolo.
Il DDL Alfano non è ancora diventato legge, speriamo che questa norma assurda, che molto probabilmente nasconde intenti censori, da parte di un Legislatore, come quello italiano, spesso impreparato sul mondo di Internet, venga stralciata.
Nel frattempo facciamo sentire la nostra voce.
“Se il blogger non ottempera all’obbligo, ci sono sanzioni tali (oltre i diecimila euro) da scoraggiare qualsiasi espressione libera da parte di privati che non dispongono né dei soldi né degli avvocati né della voglia di mettersi nei guai. Ed è questo il punto, non il rifiuto di ripristinare la verità rispetto ad affermazioni false, ma la natura intimidatoria e dissuasiva della misura che è oggetto della protesta…”
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/polemiche-intercettazioni/sciopero-dei-blog/sciopero-dei-blog.html
Giusto Valeria
ben espresso
da quassù in padania anche qualcuno che io conosco ha aderito al Vero Silenzio
io ho lanciato l’appello
essendo come dovere anche civico
però non posso nasconderti che quassù c’è altra sensibilitÃ
da marchigiano-italiano ed anche come voi laggiù ho sentito e partecipato
ma vedrai che non basterÃ
prepariamoci chissà quanto più in là a inimmaginabili difese della libertà che ancora tanti-troppi non sanno vogliono conoscere.
dario.
Non so
e mi dispiace
ove posare il mio disagio
Mi riferisco alla firma di Napolitano
“con riserva”
Forse ho capito una “cosa”
sgradevole
Il Presidente ha apposto il Suo sigillo rimettendosi alla sensibilità – correttezza dei compilatori quella oggi chiamata legge
Io da suddito non mi sarei fidato
eppoi la scivolata mi pare così disdicevole e mette a disagio anche la gente per bene
Sentivo
sapevo
che prima o poi
senza capire avremmo dovuto adeguarci.
Io non ci sto.
dario.
“Non diamo per scontata la democrazia” (da Pagina Tre):
http://www.paginatre.it/online/?p=1143
Sempre
ed ancora grazie
Valeria
C’è sempre da imparare
la tua segnalazione mi era sfuggita
Oblio o peggio.
Auguri per ogni dove
materiale e mentale.
dario.