LuLu funziona così: hai un libro da pubblicare (e possibilmente da vendere)? Tutto molto semplice: lo invii a lulu.com per via telematica, scegli le modalità di stampa preferite, il prezzo desiderato e il tuo buon libro è pronto alla vendita (online, mica in libreria). Chiunque può richiederne una copia e farsela spedire, come avviene nei normali bookstore sul web (per esempio Amazon, oppure IBS e BOL in Italia).
L’idea è applicabile anche ad altri tipi di contenuti, come album fotografici, calendari, dischi musicali. Nessun intermediario, dal produttore al consumatore, in modo assolutamente legale. I libri, oltre che stampati, possono essere distribuiti anche in formato elettronico, e spesso sono scaricabili gratis.
L’idea alla base di LuLu ci sembra ottima, e quasi scontata nell’epoca della condivisione facile di contenuti in grandi reti sociali (del.icio.us, Flickr, YouTube, tanto per riportare le più popolari). Forse per questo esistono diversi siti analoghi.Â
Per quel che ne so io, alla fine la spesa è più o meno quella di sempre per chi si vuole pagare da solo il proprio libro.
Forse il vantaggio è nella possibilità di farlo e nella visibilità (pur con molti limiti).
Ciao Andrea, sono Eleonora, mi occupo delle PR di Lulu in Italia. Rispondo al tuo commento in quanto credo possano esserti utili delle informazioni aggiuntive e spero di non essere troppo invadente. 🙂
Lulu permette di pubblicare e vendere un libro sul principio di “stampa solo quello che ti serveâ€. Nessuna tassa d’iscrizione e speculative corse alla stampa. E’ possibile far pagare quanto si desidera; è sufficiente coprire i costi di realizzazione di ogni libro, il resto del ricavato è destinato tutto all’autore.
A differenza dell’editoria tradizionale, Lulu non addebita agli autori alcuna tassa d’iscrizione, e guadagna denaro solo se anche gli autori lo fanno – ricevendo una piccola commissione sulle vendite.
Gli acquirenti possono consultare Lulu come qualsiasi altro negozio online, ricercando i lavori per soggetto o per autore, oppure i creatori stessi possono fornire ai propri clienti un link diretto alla loro pagina Lulu e commercializzare i propri prodotti altrove.
Spero che le informazioni ti siano utili. Invito tutti i lettori, comunque, a visitare anche il forum italiano, dove è possibile confrontarsi con gli utenti che utilizzano Lulu già da qualche tempo. (http://www.lulu.com/forums/viewforum.php?f=421)
Ciao! 🙂
Come puoi vedere, cara Eleonora (grazie per l’intervento:)), io mi riferivo all’investimento iniziale di chi si vuole pagare una pubblicazione in proprio.
Allora, adesso provo ad entrare nel merito di ciò che segue.
Dal collegamento “Calcolatore del costo del libro” ho ricavato questo: il costo di un volume di 2000 pagine 6/9, B/N, rilegatura termica (con cucitura non è possibile superare le 88 pagine) in 250 copie è di €1034.43 (non si capisce se lo sconto del 32% è già applicato: eventualmente togliamo €331 al totale e otteniamo €703, comunque una bella cifra da investire). In questo caso il libro ha un costo di sola produzione di €4.14 a copia (sulla versione elettronica naturalmente non ci sono costi, ma qui mi interessa la versione cartacea).
Il prezzo finale invece appare più di quanto un autore alle prime armi possa negoziare (per legge gli spetta sempre almeno l’8%). Il nostro libro potrebbe essere venduto (qui lo stabilisce l’autore, altrimenti non avrebbe alcuna influenza su ciò) diciamo ragionevolmente a €10?
Il 20% di questi €10 è riservato a Lulu come commissione ovvero €2: su ogni libro €4,14 €2 = €6,14. L’autore incasserebbe quindi €10 – €6,14 = €3,86 a copia ovvero il 38,6%.
Tuttavia, quant’è il massimo che posso ricavare come autore? Augurandomi di vendere tutte le 250 copie (ma alcune le comprerò io stesso) avrò €3,86 x 250 = €965 con un guadagno massimo teorico di €965 – €703 dell’investimento iniziale = €262 (ovvero dovrò arrivare almeno a vendere 183 copie). Il legale 8% sui €10 a copia è €0,8: su 250 copie avremmo €0,8 x 250 = €200.
In conclusione su un numero di copie ragionevole per un autore alle prime armi la differenza economica non è così tanto apprezzabile: nel migliore dei casi avremo €262 (ma si ricordi che anche io devo avere le mie copie) contro €200 (in cui il rischio economico ricadeva sull’editore tradizionale).
Apprezzo il vantaggio di potersi pubblicare senza intermediari che è indubbio, ma tutto il resto non esula poi molto dal mercato del libro che conosciamo già .
Con simpatia 🙂