Fabrizio Marcantoni, titolare della libreria “Sapere” di Senigallia e responsabile nazionale per il settore non scolastico della Associazione Librai Italiani, ci spiega perché, secondo lui, ancora per molto tempo continueremo a leggere sulla carta.

Il libro elettronico, a partire dal Progetto Gutenberg (1971) e dai primi massicci investimenti degli anni ’80 (ad esempio da parte di colossi come l’IBM), non ha mai “sfondato”. Oltre ai motivi tecnologici già riassunti da Antonio Tombolini, l’insuccesso dell’ebook è dovuto, secondo Marcantoni, alle forti barriere culturali: il libro non è solo uno strumento di conoscenza, ma anche un oggetto quasi feticistico, con il quale il lettore istaura un rapporto online casino fisiologico

Fabrizio prevede che nei prossimi anni l’e-book possa affiancare il libro cartaceo, e stabilire con esso addirittura un rapporto simbiotico. Come la TV non ha ucciso il cinema, Internet non ha sostituito i giornali (ha ucciso soltanto l’enciclopedia), ed anzi è stata funzionale all’aumento dei media tradizionali. E’ stato già dimostrato che dove le nuove tecnologie dell’informazione hanno attecchito di più, c’è stato un aumento della lettura. Anche in Italia, ultimo posto in Europa per indice di lettura, si è verificato un aumento costante nella percentuale di lettori dal dopoguerra in avanti. La Rete, in particolare, aumentando le informazioni a disposizione e fornendo nuovi strumenti per conoscere, stimola l’approfondimento dei messaggi ricevuti.

Podcast: Play in new window | Download