Domenica 21 settembre alle ore 18.30 presso la libreria Iobook avrò il piacere di dialogare con Michele Gianni, autore del romanzo Il piombo e l’orologio, presentato al Salone del libro di Torino l’11 maggio scorso.
Marcello è un vulcanico e disordinato presidente di una cooperativa sociale di Fano, che impiega malati psichiatrici, ex tossicodipendenti e detenuti in semilibertà provenienti dal carcere di Fossombrone. La figlia Manuela lavora all’Università di Damasco, dove sta scrivendo una tesi di dottorato sulle figure enigmatiche dell’ebreo errante e del “verdeggiante†(Al-Khidr). Sta per tornare a casa, ma non solo per rivedere il padre e per cercare di ricomporre la separazione de facto che lo divide dalla moglie Olga. La giovane studiosa ha una missione, che le è stata affidata dal Patriarca della Chiesa Melchita: recuperare una copia dell’Horologium, ossia del Kitab Salat al-Sawa’i, il primo libro in lingua araba ad essere stato stampato in Occidente, nel 1514. Il compito è molto pericoloso.
Michele Gianni, nato a Milano nel 1956 e residente a Fano, è scrittore, traduttore, pubblicista e autore teatrale. Ha vissuto cinque anni in America Latina lavorando in progetti di cooperazione internazionale. Ha pubblicato un libro di racconti ambientati in Centro America (17 differenti tonalità di verde, Milano, 1992) e ha tradotto il libro-intervista di Thomas Borge a Fidel Castro Un chicco di mais. Nel 2000 con il racconto “Una zucca per Pongo” inserito in Pongo racconta – Quattro zampate di provincia (Magma Edizioni) ha vinto il Premio Letterario Valerio Volpini. Dal 1995 al 2008 è stato presidente della Cooperativa Sociale Magma di Pesaro e poi operatore della Cooperativa Sociale Labirinto di Pesaro. Dal 2008, è consulente per i progetti di inserimento lavorativo presso la Cooperativa Sociale Tiquarantuno B di Pesaro. Il piombo e l’orologio (Edizioni Nuove Catarsi, Urbino, 2013) è il suo primo romanzo.
Qui e qui alcune letture del romanzo curate dal Teatro Aenigma.
La pagina facebook del romanzo.
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