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Leopardi – Tolstoj. Il respiro dell’anima

Sabato 2 luglio 2011, alle ore 19,00, presso Palazzo Leopardi di Recanati, verrà inaugurata, nell’ambito dell’Anno della Cultura e della lingua russa in Italia e della cultura e della lingua italiana in Russia, la mostra congiunta “Leopardi – Tolstoj . Il respiro dell’anima”, a cura di Fabiana Cacciapuoti e Galina Alexeeva, che resterà aperta al pubblico fino al 21 agosto 2011.

L’inaugurazione sarà preceduta da una Conferenza sul tema:

“Tolstoj ed il respiro dell’eternità” che si terrà venerdì 1 luglio alle ore 21,00 presso l’Aula Magna del Comune di Recanati.

Relatore: prof. Nikolaj Kotrelev, esperto di letteratura italiana e Russa presso l’Accademia Russa delle Scienze, Istituto di letteratura mondiale di Mosca.
Introduce:  Conte Vladimir Tolstoj, Direttore dell’Istituto Federale della Cultura  “Tenuta-Museo di Lev Tolstoj a Jasnaja Poljana”

La cerimonia inaugurale del 2 luglio sarà seguita dallo spettacolo di Lorenzo Di Bella e Sergio Carlacchiani “LeopArdi verso ToLsToj Riflessioni in musica … ad alta voce” che si terrà al Teatro Persiani di Recanati alle ore 21.30

La Regione Marche e l’Istituto Federale della Cultura  “Tenuta-Museo di Lev Tolstoj a Jasnaja Poljana”  promuovono il progetto denominato “Leopardi-Tolstoj: i grandi parchi letterari europei, dal Colle dell’Infinito ad Jasnaja Poljana”, con il patrocinio del MIBAC, Ministero della Cultura della Federazione Russa e il Consolato Onorario della Federazione Russa di Ancona, in in stretta collaborazione con l’Agenzia Regionale di Sviluppo (Svim Sviluppo Marche Spa), il Comune di Recanati, la Casa Leopardi, il Centro Nazionale di Studi Leopardiani di Recanati, il Centro mondiale della poesia e della cultura “G. Leopardi”, la Provincia di Macerata e l’ Università di Macerata.

Il progetto si articola sostanzialmente in un’attività di studio, non tanto delle affinità storiche e culturali, quanto di un confronto serrato, che appare quasi un ossimoro, tra i due Grandi e i relativi periodi storici, nella presentazione di una mostra che esalti il contenuto degli studi e ne valorizzi i contenuti anche in relazione ai contesti regionali di provenienza dei due Grandi Letterati, nella realizzazione di eventi collaterali e di un’efficace comunicazione che promuova sia la mostra che i territori di riferimento.

Si tratta di un progetto di grande rilievo e di indubbio fascino, sorretto in modo determinante dalle rispettive famiglie Leopardi e Tolstoj, che hanno saputo conservare mirabilmente nel tempo, sia a Recanati che a Jasnaja Poljana, la memoria e le opere dei loro illustri congiunti. Nella mostra saranno infatti esposti sia manoscritti che oggetti appartenuti ai due grandi artisti.

La Mostra “Leopardi-Tolstoj. Il respiro dell’anima” sarà allestita a Recanati, dal 2 luglio al 21 agosto 2011, e presso la Tenuta-Museo di Lev Nikolaevic Tolstoj a Jasnaja Poljana in Tula, dal 1 ottobre al 27 novembre 2011.

Una mostra che mette a confronto le figure di due simboli della letteratura dell’Ottocento:

Giacomo Leopardi è ritenuto, infatti, il maggior poeta dell’Ottocento italiano, una delle più importanti figure della letteratura mondiale, nonché una delle principali del Romanticismo letterario. La straordinaria qualità lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca.

Lev Tolstoj, scrittore, drammaturgo, filosofo ed attivista sociale russo, è riconosciuto come autore di risonanza mondiale per il successo dei romanzi Guerra e Pace e Anna Karenina, a cui seguirono altre importanti opere narrative. La fama di Tolstoj è legata anche al suo pensiero pedagogico, filosofico e religioso, da lui espresso in numerosi saggi e lettere che ispirarono, la condotta di una vasta parte del popolo russo nelle note vicende di inizio del secolo scorso.

Il progetto sarà di sostegno, inoltre, ad una vasta azione di penetrazione economica e commerciale del mercato della Federazione Russa che nel corso del 2011 la Regione Marche, le Camere di Commercio e le Aziende speciali intendono effettuare nei settori strategici dell’economia manifatturiera regionale, quale l’ambito delle calzature e pelletterie, del mobile ed arredo, nonché dei prodotti agroalimentari, come risulta dal Programma annuale 2011 del settore internazionalizzazione e promozione della Regione Marche.
Tale mostra rappresenta un’occasione per far conoscere maggiormente la nostra terra ricca di eccellenze storico-artistiche, naturalistiche ed enogastronomiche non solo nella Regione di Tula, ma più generale in Russia anche grazie alla  collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura a Mosca.

Un obiettivo ulteriore di tale azione è quello di creare delle opportunità per far “entrare” Recanati e quindi le Marche nella rete internazionale dei parchi letterari di cui fa già parte Tenuta- Museo di Lev Tolstoj.

Un programma denso, significativo e di grande valore che corrisponde pienamente all’importanza che la Regione Marche attribuisce a questo anno dedicato alla cultura italiana e russa: sarà un’ulteriore occasione di  scambio culturale tra i nostri due popoli che si fonda sulla storia di rapporti culturali.

Sito: www.giacomoleopardi.it

INFO MOSTRA

“Leopardi-Tolstoj.Il respiro dell’anima”

Palazzo Leopardi- Recanati (AN)

dal 2 luglio al 21 agosto 2011

Orari
Aperto tutti i giorni

dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00

Tenuta-Museo di L.N. Tolstoj a Jasnaja Poljana

dal 1 ottobre al 27 novembre 2011

3 Risposte a “Leopardi – Tolstoj. Il respiro dell’anima”


  1. 1 Giacomo Verri Giu 30th, 2011 at 10:16 am

    A lato, mi piacerebbe ricordare un giudizio di Vincenzo Cardarelli su Anna Karenina, dove il poeta di Tarquinia, adepto amoroso di Leopardi, tira un lungo filo di congiunzione tra la società dorata russa nei romanzi di Tolstoj e il fato nella tragedia greca. Scrive dunque Cardarelli: “Chi non ha letto Anna Karenina, uno dei romanzi più giustamente celebri di Tolstoj? Chi non ricorda l’enorme drammaticità dell’episodio della corsa, durante il quale Anna tradisce, non con le parole, ma col tumulto della propria emozione il suo amore per Wronski, mentre questi, a un tratto, è sbalzato giù di sella e il suo divino cavallo, degno di portare Achille all’assalto, giace a terra con le reni spezzate? Si assiste qui ad una di quelle tempeste che scoppiano, in Tolstoi, nelle occasioni più inaspettate, in un mareggiare di discorsi frivoli, in un’atmosfera di mondanità, di gran lusso, di pettegolezzi, come il quadruplice incontro di Anna, Wronski, Ketty, Levine, e relativa decisione delle loro sorti, fra le onde agitate d’un ballo, o la stupida avventura che travolge Natacha, nel corso di uno spettacolo di gala al Teatro dell’Opera, facendo rientrare bruscamente nel nulla una delle più stupende creature della fantasia tolstoiana. Gli avvenimenti mondani sono appunto le tempeste dove rischiano di naufragare i personaggi di Tolstoi. E quella che ho accennata è forse fra le più tremende. Ma che cosa è che la rende tale? La presenza della società, l’occhio del mondo. Questo è l’elemento tragico della situazione… sottolineato abbondantemente, nel caso particolare, da quel sinistro marito, burocrate e giurista, che non si cura dei sentimenti della propria moglie, ma ne amministra le azioni ed esige il rispetto delle apparenze e dell’ordine, più che del sacramento coniugale. La società dorata e futile… è la sola trionfatrice. Essa trionfa come il fato nella tragedia greca”.

  2. 2 Giacomo Verri Giu 30th, 2011 at 1:23 pm

    A ripensarci, oltre a tirare una corrispondenza tra fato e società, potrebbe anche starci un paragone tra quella società rappresentata da Tolstoj e il coro della tragedia greca: la società imbellettata commenta ciò che accade sulla scena ma, mentre il coro greco era il portavoce di un sentire condiviso e ritenuto valido, il giudizio emesso dalla bella società russa risulta solamente qualcosa di abietto e di meschino. Il coro sopravvive ma è scaduto, è degenerato, si è guastato.

  3. 3 Antonio Maddamma Giu 30th, 2011 at 4:18 pm

    Il tuo confronto romanzo tolstojano-tragedia greca, giusta Bachtin, è senz’altro azzeccato. Anche perché Anna Karenina è indubbiamente un romanzo polifonico. Anche in Anna Karenina il peccato di hybris deve essere scontato; il giudizio emesso dal coro della società russa, concordo, è abietto e meschino, ma non è troppo diverso da quello del coro della Medea di Euripide (forse il modello più vicino, anche se per gli eventi narrati guarderei piuttosto alla Didone dell’Eneide di Virgilio): se in Sofocle il coraggioso corifeo dell’Antigone, che ammonisce Creonte, e il coro delle Trachinie, che
    confessa di non sapere chi piangere prima fra Deianira ed Ercole, sono portavoce di un sentire equo e condiviso, il coro della Medea di Euripide, che oscilla fra corrivo paternalismo e cupa misoginia, è lontanissimo dal cogliere il dolore della donna. E’ già il dramma di una eroina borghese, portatrice di un proprio mondo di valori, che fa a pezzi, prima ancora dei propri figli, le ragioni del vecchio patriarcalismo.

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