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Satisfiction: soddisfatti o rimborsati

La cultura è entrare nel tempo senza vendersi ai poteri del tempo.

Satisfiction

SATISFICTION il primo free press culturale con le recensioni dei libri scritte con la inedita formula del “soddisfatti o rimborsati”.
Dal 22 Ottobre lo si può trovare in libreria e in biblioteca.

Ma non solo…
Per gentile concessione, pubblichiamo il primo numero di Satisfiction in pdf su Libri Senza Carta!
Trovate la rivista a questo indirizzo.

Satisfiction è il primo free press culturale ma non solo: è la prima rivista di critica letteraria che rimborsa i libri consigliati. Una recensione letta su Satisfiction ti ha convinto? Il libro ti ha poi deluso? La redazione e i collaboratori sono talmente convinti di quello che consigliano che sono pronti a rimborsarti il prezzo di copertina.
Insomma, per la prima volta nel mondo dei libri vale l’inossidabile formula “soddisfatti o rimborsati”!
Il nuovo bimestrale è distribuito gratuitamente in 120 mila copie nelle librerie e nelle biblioteche italiane: il primo numero è di 48 pagine formato tabloid.
Il direttore, Gian Paolo Serino, spiega convinto: “Non è follia ma l’esigenza, in un mondo editoriale spesso ridotto a puro “marchetting”, di ritrovare una coscienza critica. L’abbiamo scritto nel numero zero di Satisfiction, distribuito durante la Fiera del Libro di Torino dello scorso maggio, e lo ribadiamo ancora più incisivamente in questo primo numero: Satisfiction nasce dalla passione di chi è convinto che la cultura sia entrare nel tempo senza vendersi ai poteri del tempo”.

Proprio grazie a questa convinzione sono una trentina gli scrittori e i critici che hanno accettato di collaborare a Satisfiction con entusiasmo e a titolo gratuito: un progetto che non ha colore, le testate rappresentate sono le più diverse, che non ha bandiere, le logiche commerciali delle case editrici non ci appartengono, che non ha interessi se non quelli di far circolare le idee.
Nel primo numero: racconti e saggi inediti, tra gli altri, di Jack London, Joe Lansdale, Simon Ings, Alessandro Zaccuri, Filippo Tuena, Marco Vichi.

Collaborano gli scrittori e critici:
Ettore Bianciardi, Alessandro Beretta (Corriere della Sera), Alessandro Bertante (La Repubblica, Pulp), Valter Binaghi, Paolo Bianchi (Il Giornale), Davide Brullo (Il Domenicale, Libero), Angela Buccella (GQ, Rolling Stone), Franco Capacchione (Rolling Stone), Paolo Cioni, Giovanni Choukhadarian (Il Giornale), Chiara Cretella, Luca Crovi (Il Giornale; RadioRai), Marcello Fois, Ettore Malacarne, Luigi Mascheroni (Il Giornale, Il Foglio), Raul Montanari, Massimiliano Parente (Libero), Seba Pezzani (Il Giornale), Daniele Piccini (Avvenire, Famiglia Cristiana, Letture, Poesia), Tommaso Pincio (Alias, Il Manifesto), Francesco Prisco (Il Sole 24Ore), Paolo Roversi (Diario, Rolling Stone, Stilos), Davide Sapienza (Diario, GQ, Lo Specchio, Rolling Stone), Gian Paolo Serino (La Repubblica, Il Venerdì, D-Repubblica, Il Giornale), Filippo Tuena, Marco Vichi, Alessandro Zaccuri, Chiara Zocchi.

NEL NUMERO 1 – oltre alle recensioni “soddisfatti o rimborsati”:
Cos’è la vita per me saggio inedito (1905) di Jack London. “Se non potevo vivere dove c’era il salotto della società, avrei provato almeno nel sottotetto. Certo la dieta era magra ma l’aria era pura: presi una decisione. Non avrei più venduto i muscoli. Avrei venduto il mio cervello”.
Buono a nulla racconto inedito di Joe Lansdale scritto insieme alla moglie Karen Lansdale in cui il grande noirista americano immagina di uccidere proprio… la moglie!
Dottor Real racconto inedito di Simon Ings. Dall’autore de “Il peso dei numeri” un racconto sulla libertà da ogni riferimento e da ogni perdita.
Ma non era in cucina? racconto inedito di Marco Vichi.
All’ombra di un Brionvega saggio inedito di Alessandro Zaccuri. “Non c’è bisogno che si descriva un Brionvega: la televisione sta entrando nella struttura del racconto”.
Perché un buon serial tv è meglio di un cattivo libro di Simone Sarasso. La narrazione popolare ha bisogno di grandi storie. Qualunque storia, però, per essere compresa, deve parlare la lingua del proprio tempo.
Intellighenzia Palace Hotel di Davide Sapienza. “Ma se la Parola è per il popolo, perché chi la pronuncia usa una lingua che nessuno del popolo può riconoscere?”
Lo scrittore accessorio di Alessandro Bertante. Oramai il ruolo dello scrittore è diventato accessorio e serve solo in funzione dell’industria editoriale.
Ammaniti, uno Strega alla carriera di Raul Montanari. I premi letterari in televisione? Meglio la cronaca in diretta del rogo della biblioteca di Alessandria.
Non pubblicare di Davide Brullo. “E’ un incubo in bianco, non vedo nulla. Qualcuno dice che una parola dura più di un uomo, che ogni parola muta percettibilmente il mondo. Un altro dice che nessun libro è replicabile, che esistono soltanto originali, che le copie sono qualcosa d’altro, di perverso. Gli opifici del libro hanno spappolato il libro”.
La scrittrice di Massimiliano Parente. “I riflettori di carta sono ormai puntati al di là della linea d’ombra: è lo stesso principio per cui gli attori a teatro non vedono il pubblico”.
Storia ucronica delle case editrici italiane di Luigi Mascheroni. “Cosa sarebbe successo se… Giulio Einaudi avesse seguito i consigli liberali del padre, quella sera Bollati non fosse uscito a cena con Boringhieri e il vecchio Rizzoli avesse perso la scommessa col giovane Rusconi”.
Mozione Niffoi di Daniele Piccini. Una mozione per “salvare” Salvatore Niffoi.
La nuova narrativa al femminile: un mondo rosa shokking? di Paolo Bianchi.
Manitu…CHE? Manituana! L’universo “no logo…” dei Wu Ming raccontato da Valter Binaghi.

Visita il portale www.satisfiction.it per l’elenco delle librerie in cui trovare la rivista…e molto altro

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3 Risposte a “Satisfiction: soddisfatti o rimborsati”


  1. 1 Gnafamo Nov 3rd, 2007 at 10:15 am

    Spesso scegliamo i libri su segnalazione di amici o di “voci” di cui ci fidiamo, ma altrettanto spesso mi rendo conto di passare più tempo a sfogliare recensioni che a leggere veramente.
    Grazie per la “preziosa” 😉 segnalazione, speriamo sia una buona “voce”.

  2. 2 Valeria Nov 3rd, 2007 at 11:50 am

    Prego! 🙂
    Grazie a te per il commento.
    Il progetto è interessante e la rivista mi sembra davvero ben fatta.

  3. 3 Valeria Mar 6th, 2008 at 3:56 pm

    Il nuovo indirizzo del sito di Satisfiction è http://www.satisfiction.org

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