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La sindrome di Icaro

LA SINDROME DI ICARO
15 OPERE DI LICINI E 26 ARTISTI TRA TERRA E CIELO

Mostra collettiva d’Arte Contemporanea
a cura di Marisa Vescovo

 Parco Bioenergetico e Antiche Scuderie del Borgo Storico Seghetti Panichi 
(Castel di Lama, Ascoli Piceno)
 
13 settembre – 2 novembre 2008

Nell'alto dei cieli di Saverio Todaro 
Nell’alto dei cieli di Saverio Todaro


La sindrome di Icaro. 15 opere di Licini e 26 artisti tra terra e cielo
, è la mostra di arte contemporanea a cura di Marisa  Vescovo, che dal 13 settembre al 2 novembre renderà omaggio, nel Borgo Storico Seghetti Panichi di Castel di Lama,  al maestro marchigiano a 50 anni dalla morte.

Una selezione di raffinati disegni di Osvaldo Licini, prevalentemente  incentrati sul tema del volo e del mito e popolati dalle sue creature mostruose o angeliche, proveniente da importanti collezioni private marchigiane, è collocata nelle antiche  Scuderie. 

Mentre nel  Parco Bioenergetico la Sindrome di Icaro verrà evocata e rappresentata  da 25 artisti contemporanei tra i quali (Eliseo Mattiacci, Aldo Mondino, Vettor Pisani, Nino Migliori, Paolo Icaro), con sculture, installazioni e performance di Mimmo Borrelli, Saverio Todaro, Luisa Valentini, collocate nel verde.

In scena “soggetti ibridi”, verità, multiple, esseri nati dal mistero dell’inconscio, ribellioni verso la tristezza coatta della quotidianità e la società dello spettacolo, per ricreare una diversa immagine del mondo e del soggetto che vi abita.

Licini, in effetti pare aver fatto anticipazioni di “Blade Runner” e dei replicanti, e del “Cielo sopra Berlino” di Wim Wenders. Gli artisti  presenti si sono ispirati a mobile casino questi fantasmi di Licini, comete o astri, dal volto femminile, visti come esperienze di confine, che stanno tra caos ed emozione, tra simbolico e a-simbolico, e alludono ad antiche cosmogonie, a corpi smembrati e poi ricomposti. In fondo il tema è il volo e la metamorfosi delle cose e degli esseri (magari noi stessi), che ci mostrano l’arrivo di strane creature ibride, di mutanti terribili e terribilmente belli nel nostro futuro.
Tutto ciò diventa particolarmente intenso e realistico in un luogo dove l’acqua, la luce e naturalmente le piante, creano un ambiente ricco di energia e fascino.
 
Il  Parco, realizzato dal grande botanico e paesaggista tedesco Ludwig Winter tra il 1875 ed il 1890  (è uno dei 64 Grandi Giardini Italiani) è luogo ideale per instaurare  ed intraprendere un alato dialogo cosmico.

Questi  gli artisti tra cielo e terra: Eliseo Mattiacci, Vettor Pisani, Nino Migliori, Aldo Mondino, Marco Gastini, Giuliano Giuliani, Marco Rotelli, Giovanni Fiamminghi, Marguerite Kaharl, Carla Mattii, Gian Ruggero Manzoni, Filippo Centenari, Luisa Valentini, Mimmo Borrelli, Saverio Todaro, Francesco Sena, Stefania Pignatelli Aragona, Paola Binante, Jessica Carroll, Bruno Sacchetto, Enrico Iuliano, Claudio Rotta Loria, Fausto Bertasa, Paolo Icaro, Ennio Bertrand, Barbara  Uccelli.
 
La mostra  promossa e organizzata dall’Associazione Culturale Seghetti Panichi, in collaborazione con il con il Museo d’arte contemporanea di Ascoli Piceno e la  Casa Museo Licini di Monte Vidon Corrado, ha il patrocinio di: Presidenza del Coniglio dei Ministri, Regione Marche, Provincia di  Ascoli Piceno  e del Comune di  Castel di Lama. Sponsor (Simplast, Gepco, Europlak, Eco Srevices).

Il catalogo bilingue e accurate note bibliografiche, con tutte le opere in mostra, riporta interventi di Marisa Vescovo, Olimpia Gobbi, Stefano Papetti e Giulia Panichi Pignatelli, presidente dell’Associazione che promuove la rassegna.

Orari apertura: dalle 12.00 alle 18.00 (orario continuato), chiuso il lunedì.
Ingresso: gratuito

Visite: visite guidate su prenotazione per gruppi e scolaresche (gratuito), accesso per disabili.

Informazioni: www.seghettipanichi.it – info 334.8991218        
 

UFFICIO STAMPA:  “Economia & Cultura”- Gabriella Papini- Stefano Verri, Viale della Vittoria 16
60123 Ancona;  tel 071 200648 – fax 071 2079603 – cell 347 5080306 -333 8358071- E-mail: info@gabriellapapini.com
Mobile  S. Verri 338 3115632

5 Risposte a “La sindrome di Icaro”


  1. 1 DARIO PETROLATI Set 13th, 2008 at 9:49 am

    Io,
    da quel presuntuoso che sono
    non sapevo di Licini.
    Dovevo capitare a Padova per sentire omaggiarlo e parlarne cone se fosse pittore artista di casa, dopo Tono Zancanaro,quì dove una volta c’era la Federazione del Partito, Marisa un giorno se ne uscì parlando del Licini come se fosse normale io sapessi.
    Tacqui ed a poco a poco ,rapidamente mi parve,cercai di recuperare per non sembrare a me stesso quell’ignorante che sono.
    Complimenti per l’iniziativa.
    Debbo assolutamente leggerti Valeria.
    Saluti ed auguri,
    dario.

  2. 2 DARIO PETROLATI Set 15th, 2008 at 6:52 am

    Cara Valeria,
    c’è da dire e tanto, ma di cosa vogliamo parlare , di cosa vogliamo occuparci , il tempo è tiranno e bisogna scegliere.Andato , nè di Berlusca, della scappata di Fini, del chi ha ragione o torto.Lasciamo da parte è meglio la dx. e la sx. , è umiliante commentare i commenti del tg. e della stampa.Preferisco ,anche perchè mi ha colpito profondamente occuparmi,pensare almeno al fattaccio razzista di Milano: il ragazzo italiano dalla pelle scura ucciso a bastonate da due negozianti perchè supposto ladro e sporco negro(nero?).
    Altro che Alitalia , soldi,e roba frutto del raccolto della Lega che folle di gioia inneggia al leon, vergogna e disagio, ma come siamo caduti così in basso Valeria,sai vero che la Lega è addirittura eletto un parlamentare nella mia regione ( Marche-Senigallia ), dal PO da quassù la ignoranza-cattiveria è arrivata ad intaccare il centro Italia,ma dove vogliamo andare adesso come popolo, come uomini sempre più lontano in basso, chè ci dice la nostra Chiesa?,la incultura ci sta facendo sempre più prigionieri e complici.Io che lavoro quì di fianco al Carmine superba chiesa del 1400, vedo suore, suore che sempre pregano e lavorano senza aver poi diritto a pensione alcuna,con tutta umiltà come i Comboniani pensano e si adoprano per il prossimo,mentre la gente anziana col pancione gonfio di cibo va alla wiennese per addolcire il palato dopo la falsa preghiera, ed i giovani coi cellulari in tasca e sulle mani parlano parlano e ridono all’aria quì sul Piazzale Mazzini,del ragazzo ucciso a Milano a bastonate chi piangerà, una madre un padre e i bottegai come pagheranno?
    In nome della proprietà,caramelle,un giudice,quale?,emetterà sentenza quando e come non si sa.
    E’ questa società che ci meritiamo, ma proviamo almeno vergogna?
    Buona giornata,
    dario.

    p.s.
    non sono riuscito ad ascoltare musica di ROS ed ho anche cercato notizie sullo stesso, m’impegno ad esaudire il tuo desiderio,ti avvertirò, poi, grazie per la segnalazione.

  3. 3 Valeria Bellagamba Set 15th, 2008 at 9:48 pm

    Grazie Dario per i commenti e per i complimenti.
    Rispondo solo ora, causa mancanza di tempo.
    Dunque, spero di non farmi sfuggire qualcosa…
    I Bellagamba di Senigallia che tu conosci non sono miei parenti, la famiglia di mio padre, infatti, è originaria di Jesi.

    Per Quanto riguarda “Ros”, c’è stato un equivoco… ti ho chiesto se avevi apprezzato i Sigur Ros, che sono un gruppo rock islandese, perché hai scritto il tuo primo post proprio sotto ad un loro video che ho pubblicato qui su Libri Senza Carta…..: http://librisenzacarta.it/2008/09/07/s%c3%a6glopur/
    Tutto qui.

    Per quanto riguarda razzismo, odio e discriminazione…. io provo a sconfiggerli con la Bellezza; la musica e la poesia, e tutta l’arte in genere, aiutano….

    A presto
    ti chiedo solo di scrivere commenti pertinenti con l’articolo pubblicato su questo blog, così da non fare confusione…..
    altrimenti c’è sempre l’indirizzo mail:
    info@librisenzacarta.it

  4. 4 DARIO PETROLATI Set 16th, 2008 at 5:55 am

    Eh.,si Valeria ,
    sono pasticcione e non poco.Abituato a cominciare più argomenti assieme finisce che mi perdo il punto di partenza.Hai ragione con la poesia e la musica molto si riesce a superare,ma tutta l’arte in genere.
    Solo l’architettura mi trova molto ma molto spoglio,ero un appassionato di Bruno Zevi e ho cercato con i suoi libri di aiutarmi,ma oltre a tanto non sono mai riuscito ad arrivare.
    Esempio :Il Colosseo quando abitavo a Roma riuscivo solo a percepirne la mole eppoi faticandoci sopra andavo un poco più in là sino ad immaginare lo spoglio quando ne fu fatto cava di pietre per le altre postume costruzioni,eppoi con una fantasia superficiale cercavo d’immetterci gli avvenimenti la vita e la non vita, ma oltre alla mole non mi sono mai commosso nè se avessi dovuto descriverne artisticamente pregi o carenze immagino dove sarei finito.
    Ma forse è stato un complesso mio d’inferiorità chè mi son fissato sin da quando andavo a scuola che l’architettura sia l’arte più difficile od almeno così è per me.
    Le altre arti, compreso il cinema ( settima ) mi hanno sempre attirato, la musica barocca tantissimo e le composizioni per musica da camera poi mi fanno sognare e mi perdo dietro a commenti di tutti quanto sanno e mi spiegano contesti inerenti.
    Mi piace l’arte , spero di essermi spiegato tutta e la poesia è sempre sotto il mio cuscino o dentro la testa.
    Ros ed il genere mi distrae non riesco a concentrarmi, così come con la dodecafonica,diventa impegno senza commozione.
    Scusami il tempo che ti ho tolto e grazie per avermi risposto.
    Complimenti per le iniziative e quanto intuisco ci sia dietro le immagini che appaiono.
    Grazie pei suggerimenti ed altro,
    dario.

  5. 5 Valeria Bellagamba Set 16th, 2008 at 8:41 pm

    Prego!

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